Caro carburante: intervenga Mister Prezzi

La sensazione gli automobilisti ce l’hanno sempre avuta. Quando la quotazione del petrolio sale, la benzina e il gasolio registrano da subito impennate di prezzo molto consistenti. Quando il petrolio cala, invece, della riduzione del prezzo alla pompa praticamente non se ne accorge nessuno. Per questo, Giuseppe Bortolussi della CGIA dichiara: «Intervenga subito Mister Prezzi. Questa situazione non è più accettabile. E’ una vera e propria speculazione ai danni dei consumatori. Per carità – conclude Bortolussi – è vero che c’è stato un riapprezzamento dell’euro sul dollaro ma queste sfasature non sono giustificabili».

E la richiesta di intervento di Mister Prezzi trova conferma dall’analisi condotta dalla CGIA di Mestre. Infatti, dal 2 gennaio di quest’anno (con il barile a 100 $, valore minimo di quest’anno) all’11 luglio scorso (con il barile a 147,27 $, picco massimo registrato nel 2008) l’incremento del prezzo del petrolio è stato del 36,6%. Sempre in questi ultimi 7 mesi benzina e gasolio, invece, sono aumentati rispettivamente dell’11,9% e del 18,5%. Incrementi di tutto rispetto che non hanno avuto un eguale andamento quando è cominciato a scendere il prezzo dell’ «oro» nero. Infatti, dallo scorso 11 luglio ad oggi il prezzo del barile è sceso attorno ai 118 $ con una riduzione del 18,2%. Benzina e gasolio, invece, in queste ultime settimane sono scese rispettivamente del 4,1% e del 4,2%.»

Petrolio e carburanti: salita e discesa a ritmi diversi

Elaborazioni Ufficio Studi CGIA di Mestre su dati Ministero Attività Produttive e OIL-PRICE.NET