26 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Banca chiede 500 euro per far uscire il funzionario

Denuncia del Codacons: le banche ostacolano la portabilità dei mutui

Il Codacons presenta esposto all'Antitrust

Che le banche non fossero contente delle norme contenute nei vari decreti Bersani e nella Finanziaria dello scorso anno era noto, che si siano inventate ogni genere di ostacolo per la loro applicazione (vedi mutui frazionati, mutui accollati …) era pure noto, ma che per ostacolare la portabilità si inventassero una tassa di 500 euro per far uscire il funzionario francamente è troppo.

La signora Giuditta Alecci della provincia di Lecco ha trasferito il suo mutuo ad un'altra banca. Dovendo il funzionario della vecchia banca, la Banca Credito Cooperativo di Lesmo, uscire dalla sede e per l'esattezza avendo dovuto fare circa 12 km per andare da Lesmo a Mariano Comense, la banca ha pensato bene di addebitare alla signora una stangata di 500 euro come «spese uscita funzionario per intervento in atto di surroga», circa 40 euro a chilometro.

Il Codacons ha deciso di presentare un esposto all'Autorità Antitrust per ostacolo alla concorrenza e si riserva di valutare la sussistenza di eventuali profili penalmente rilevanti.

La portabilità dei mutui, infatti, deve essere totalmente gratuita per i consumatori. La Legge 2 aprile 2007, n. 40, così come modificata dalla Legge finanziaria legge 24 Dicembre 2007, n. 244 stabilisce che «E' nullo ogni patto, anche posteriore alla stipulazione del contratto, con il quale si impedisca o si renda oneroso per il debitore l'esercizio della facolta' di surrogazione» e che «la surrogazione … comporta il trasferimento del contratto di mutuo esistente, alle condizioni stipulate tra il cliente e la banca subentrante, con l'esclusione di penali o altri oneri di qualsiasi natura. Non possono essere imposte al cliente spese o commissioni per la concessione del nuovo mutuo, per l'istruttoria e per gli accertamenti catastali, che si svolgono secondo procedure di collaborazione interbancaria improntate a criteri di massima riduzione dei tempi, degli adempimenti e dei costi connessi».