WTO, Vecchioni: «No alle ulteriori aperture della Commissione»
«Avevamo concordato con il sottosegretario Urso su un aspetto: che, cioè, non è necessario chiudere un accordo ad ogni costo»
«Non è certo questo il modo migliore per aprire la trattativa sul commercio multilaterale». Così il presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni ha commentato le prime fasi della «miniministeriale» iniziata oggi a Ginevra per decidere le ‘modalità’ dell’accordo multilaterale sul Commercio in ambito Wto.
«Avevamo concordato con il sottosegretario Urso su un aspetto: che, cioè, non è necessario chiudere un accordo ad ogni costo – ha detto il presidente Vecchioni - Il commissario Mandelson si è invece seduto al tavolo delle trattative ed ha subito offerto una maggiore apertura dei mercati agricoli europei in termini di ulteriori abbattimenti tariffari. Il tutto magari per ottenere maggiore disponibilità dei Paesi Terzi sul fronte di prodotti industriali».
«Le concessioni agricole hanno bisogno di una contropartita nello stesso capitolo negoziale – ha proseguito Vecchioni –; in caso contrario si realizzerebbe uno ‘scambio’ per noi inaccettabile. E bene ha fatto il ministro Zaia, confortato dai ministri Frattini e Scajola, nonché dallo stesso sottosegretario Urso, a ribadire che non si può siglare nessuna intesa senza l’ok agricolo; un okay che non potrà certo arrivare facilmente a queste condizioni».
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