19 marzo 2024
Aggiornato 12:00
Emergenza coronavirus

Cirio: «Si valuta inasprimento sanzioni per chi esce»

Il Presidente della Regione Piemonte: «Contagio rallenta, ma la nostra intenzione è soprattutto quella di mandare un messaggio chiaro ai piemontesi: non ci sono le condizioni tecniche per uscire di casa»

Il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio
Il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio Foto: ANSA

TORINO - «Il Piemonte pensa ad un inasprimento delle sanzioni per chi viola le misure di prevenzione al contagio, che non verranno allentate». Lo ha detto il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, alla Capigruppo del Consiglio regionale, coordinata dal presidente Stefano Allasia. «Stiamo valutando la fattibilità giuridica - ha precisato Cirio ai rappresentanti dei gruppi politici - ma la nostra intenzione è soprattutto quella di mandare un messaggio chiaro ai piemontesi: non ci sono le condizioni tecniche per uscire di casa, salve le ragioni di necessità già elencate dai nostri decreti e da quelli nazionali». Le misure fin qui adottate hanno portato ad un rallentamento del contagio, cosa che non si vuole vanificare.

Maggioranza e opposizioni sostanzialmente si sono schierate favorevoli con la proposta di Cirio.

Alberto Preioni (Lega) si è detto d'accordo con il mantenimento delle misure più restrittive di contenimento e con la strategia della Giunta. Ha chiesto, poi, che il Consiglio si occupi anche degli atti legislativi, anche nelle prossime sedute in videoconferenza.

Domenico Ravetti (Pd) ha parlato di giusto equilibrio nell'applicazione delle restrizioni, ma sostanzialmente si è detto d'accordo con Cirio. Il presidente Pd ha anche lanciato l'idea della capigruppo come unità di crisi istituzionale, che possa portare anche il contributo del Consiglio nel prendere le decisioni operative.

Francesca Frediani (M5s), concorde con il rigore sulle misure, ha sottolineato tuttavia la difficoltà nel reperimento delle mascherine, anche se alcuni supermercati vietano l'ingresso a chi ne è sprovvisto. Ha rammentato l'atteggiamento responsabile delle opposizioni, ribadendo la necessità di votare gli Odg nella prossima seduta di Consiglio.

Paolo Ruzzola (Forza Italia) sempre in linea con le posizioni di Giunta, ha anche posto l'accento sulla questione Rsa e sulle difficili condizioni nelle quali molte stanno lavorando.

Maurizio Marrone (Fdi) ha spiegato la disponibilità della maggioranza nel ragionare con i vari assessori, per poter approvare anche Odg proposti dall'opposizione.

Mario Giaccone (Monviso) ha considerato necessaria una road map sul prosieguo dei lavori, per poter decidere cosa fare nei prossimi mesi in Commissione e in Aula.

Marco Grimaldi (Luv) oltre a sollevare la questione Rsa, ha anche chiesto che ci sia chiarezza affinché Colf e badanti possano lavorare solo per i casi di reale necessità.

Silvio Magliano (Moderati) ha chiesto approfondimenti per la posizione dei volontari e ha ricordato che per i bambini con problemi psicologici e psichiatrici, una passeggiata almeno sotto casa ha scopi terapeutici riconosciuti.