26 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Biella

Il carcere di Biella è sotto organico: l'onorevole Delmastro scrive al Ministro della Giustizia

L'apertura di un nuovo padiglione rischia di aggravare una situazione già di per sé esplosiva: i detenuti sono troppi, gli agenti pochi

BIELLA - Preoccupante. Non si potrebbe descrivere con altri aggettivi la situazione in cui versa il carcere di Biella. Il penitenziario Biellese è il secondo carcere del Piemonte per dimensioni, secondo solo a quello di Torino: tanti detenuti, troppi, e pochi agenti. La sproporzione è tanto evidente quanto allarmante: per questo motivo l'onorevole Andrea Delmastro ha inviato un'interrogazione direttamente al ministro della Giustizia per chiedere un contro con le rappresentanze sindacali locali e prendere atto della situazione.

Delmastro chiede attenzione per Biella

D'altra parte, nonostante la carenza, l'amministrazione penitenziaria ha optato per l'apertura di un nuovo padiglione, aggravando ulteriormente i carichi di lavoro già di per sé eccessivi degli agenti. In base alla revisione operata con la Legge Madia, la pianta organica è stata ridotta a 198 unità teoriche, mentre la capienza massima è passata da 350 a circa 600 detenuti: la sproporzione è tale da rendere estremamente difficile la normale organizzazione del lavoro e le sacrosante condizioni di sicurezza nei servizi resi. Già a luglio le organizzazioni sindacali avevano chiesto un aumento di 50 unità del personale: richieste inascoltate. Ma Delmastro punta il dito anche contro l'attenzione del Ministero della Giustizia verso il penitenziario Biellese: «In data odierna, alla sezione «Schede trasparenza istituti penitenziari – 2018», emerge che sia la pianta organica che la capienza e le presenze risultano aggiornate al 26.01.2017, ossia a due anni fa. Tutto questo lascia pensare allo scrivente che il Ministero non abbia alcuna cognizione di causa circa l’incombenza e il fondamento delle istanze promosse dagli operatori di Polizia Penitenziaria, autentica prima linea del Carcere di Biella».