Mattarella: «Lo Stato c'è»
Il Presidente della Repubblica: «Comunità nazionale sa rispondere in maniera adeguata»
VALLE MOSSO (BIELLA) - «Lo Stato c'è, deve esserci e saprà esserci ancora, laddove si manifestassero situazioni di precarietà e di pericolo. Oggi in Veneto e in Sicilia, in Liguria e in Trentino, ieri qui nel Biellese. In queste circostanze la comunità nazionale sa raccogliersi e rispondere in maniera adeguata». Lo ha sottolineato il capo dello Stato, Sergio Mattarella, a Valle Mosso per commemorare le 58 vittime dell'alluvione che colpì l'area nel novembre del 1968.
«Le tragedie lasciano tracce irreversibili negli animi e nei luoghi. Non bastò a cancellarle la risposta orgogliosa e generosa delle popolazioni di questa terra. Le morti, le distruzioni materiali, le ferite del territorio sollecitarono una forte reazione: rialzarsi e ripartire».
Ma, «tranne che per i casi di eventi naturali non contrastabili - ha rimarcato Mattarella - la trasformazione del territorio non è casuale: è frutto di speranze, necessità, scelte ed errori. Ne abbiamo avuto testimonianza ininterrotta in questi decenni, dove abbiamo vissuto l'alternanza fra l'indispensabile cura di tante ferite e interventi di prevenzione, mai comunque bastevoli».
«Eppure - ha osservato il Capo dello Stato - questa consapevolezza del limite non esime l'Uomo dalle proprie responsabilità».
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