Tribunale: le schede elettorali all'origine dell'intossicazione
Venerdì scorso evacuazione dello stabile. Blindata l'aula dove sono conservati i documenti
BIELLA - E' un odore acre quello che si percepisce a Palazzo di giustizia passando davanti all'aula numero 16, a pian terreno, dove sono stati accatastati gli scatoloni pieni di schede elettorali. Scatoloni che sarebbero i principali sospettati dell'intossicazione di decine di persone avvenuta venerdì scorso. Occhi arrossati, bruciore in gola e cefalea i principali sintomi manifestati da tutte le persone coinvolte. I primi segnali allarmanti verso le 9,30 del mattino, però soltanto verso mezzogiorno, con l'aggravarsi della situazione, erano stati fatti intervenire i vigili del fuoco e l'immobile blindato. Gli accertamenti avevano dato esito negativo: nessuna sostanza tossica presente all'interno delle mura del tribunale. Il colpo di scena era arrivato sabato, con un nuovo sopralluogo dei pompieri insieme ai tecnici di Spresal. Forse l'intossicazione era stata causata dalle schede elettorali, magari dall'inchiostro o dalla carta, che con il calore avevano fatto reazione.
I provvedimenti
Da qui la decisione di spostare gli scatoloni, accatastati nei corridoi di pian terreno e primo piano, nell'aula 16 dove si tengono quotidiane udienze. Ma non basta. La presidente del tribunale, Claudia Ramella Trefighet, ha fatto sigillare la stanza, dichiarandola inagibile e interdetta a pubblico, addetti ai lavori e dipendenti. E intanto questa mattina, martedì 20 dicembre, uno dei vigili del fuoco del nucleo Nbcr che era presente a Palazzo di giustizia venerdì scorso era nuovamente sul posto seguito, un paio di ore più tardi, anche dai tecnici di Spresal diretti in Procura. Sicuramente un caso.