2 maggio 2024
Aggiornato 14:30
Comune di Biella

«Immigrati ancora a Chiavazza. Cavicchioli ostaggio del Prefetto»

Duro attacco di Mosca e Moscarola (Lega Nord) alla maggioranza: «In via Coda tornano gli stranieri, solo promesse non mantenute»

BIELLA - Lega Nord all'attacco dell'amministrazione comunale sul tema degli immigrati. «Come avevamo ampiamente previsto, nuovi immigrati sono arrivati nello stabile di via Coda a Chiavazza, il sindaco ancora una volta si è dimostrato essere un burattino nelle mani della Prefettura non mantenedo la parola data agli abitanti del quartiere» è l'attacco del comunicato a firma di Michele Mosca e Giacomo Moscarola.

IL DOCUMENTO - «Cavicchioli aveva dichiarato che quello sarebbe stato solo un sito temporaneo poichè la struttura non era adatta ad ospitare persone. Dopo nemmeno due settimane da quando il fabbricato era stato liberato prendiamo atto che nella ex scuola di via Coda sono tornati una ventina di immigrati - hanno scritto ancora i due consiglieri comunali -. Si è innescato un circolo vizioso, una volta aperte le porte di quella struttura sarà inevitabile che a rotazione verrà costantemente riempita di profughi alla luce del fatto che gli sbarchi continuano incessanti e le strutture sono al collasso. Il sindaco ha ancora una volta preso in giro i propri concittadini con rassicurazioni che non sono valse a nulla. Rileviamo inoltre che vi è una mancanza totale di atti amministrativi, lo stabile è stato occupato già dalla giornata di ieri ( domenica) senza che vi fosse alcuna autorizzazione formale da parte del Comune, solo oggi, in sanatoria forse verrà approvata una delibera retroattiva. Ancora una volta questa amministrazione pensa di poter gestire la cosa pubblica come fosse un bene privato fregandosene delle normali procedure che regolano la gestione dei fabbricati pubblici».

IMMIGRAZIONE - «Lega Nord ormai da mesi, non solo a livello locale, va dicendo che questa politica sull’immigrazione condotta dal governo Renzi è sbagliata, purtroppo, senza il supporto della gente noi non possiamo fare i miracoli, auspichiamo che almeno con i numeri alla mano vi sia una presa di coscienza sull’entità dei soldi che vengono spesi: attualmente nella nostra provincia sono ospitate 260 persone che a 35 euro cadauno al giorno comportano una spesa superiore ai 9.000 euro, se moltiplichiamo questa cifra per un mese otteniamo un esborso pari a oltre 270.000 euro, sveglia biellesi! Il territorio ha bisogno di politiche attive del lavoro, incentivi alle aziende che non delocalizzano, politiche sociali fatte di atti concreti nei confronti di chi ha perso l’occupazione a causa della crisi, quoziente famigliare, riduzione delle imposte locali, manutenzioni del patrimonio e stradali e molte altre priorità che appaiono invece dimenticate, possibile che questi soldi, ancorché proveniente dell’Europa, ma comunque frutto delle tasse pagate dagli italiani non possano essere spesi in altro modo? 270.000 euro al mese regalati alle cooperative, oggi anche provenienti da fuori provincia sono forse pochi?»