14 maggio 2024
Aggiornato 10:00
Zollitsch vedrà il Papa

Pedofilia, la Chiesa tedesca corre ai ripari

Primi inquisiti. Lo scandalo tocca anche Monaco: «Tolleranza zero»

BERLINO - I vescovi cattolici tedeschi ammettono per la prima volta di aver «sottovalutato» la diffusione degli abusi sessuali sui bambini da parte dei preti in Germania. Uno scandalo che si allarga col passare delle settimane, arrivando a coinvolgere molti ordini e diverse diocesi. E mentre a Monaco, la città di Papa Ratzinger, la procura ha aperto le prime inchieste, il presidente della conferenza episcopale, che prossimamente discuterà del caso pedofilia con il Papa in Vaticano, annuncia un giro di vite.

Quello tedesco non è come il caso della Chiesa irlandese. Nella cattolicissima Irlanda solo nei mesi scorsi due rapporti governativi hanno scoperchiato la pentola di decenni di maltrattamenti negli istituti cattolici e abusi sessuali. Una situazione «endemica» e protetta da un'omertà ambientale che ha indotto il Papa a convocare i vescovi irlandesi in Vaticano per un vertice chiarificatore. Fautore di una linea da 'tolleranza zero', Benedetto XVI invierà nel mese di marzo una lettera ai cattolici irlandesi per affrontare di petto lo scandalo.

Intanto i primi vescovi hanno rassegnato le dimissioni e le associazioni delle vittime chiedono a gran voce una profonda ristrutturazione della Chiesa dell'isola. Ben diverso il caso tedesco. Dove il cattolicesimo non è maggioritario e si confronta da secoli con il protestantesimo. Dove i casi di abusi sono più sporadici. E dove già nel 2002 i vescovi approvarono delle linee-guida rigorose per stroncare la piaga della pedofilia. Chiudendo la loro assemblea generale a Friburgo, però, i vescovi hanno comunque ammesso un parziale fallimento.