26 aprile 2024
Aggiornato 22:00
Salute. Nuova influenza

Istituto sanità: «Mortalità influenza A inferiore alle attese»

Ricciardi (Unicatt): «Dato confortante, affrontiamo bene pandemia»

ROMA - Quattro nuovi morti a Napoli per la nuova influenza in tre giorni, la notizia potrebbe spaventare, ma il virus A-H1N1 sembra avere una mortalità decisamente inferiore alle aspettative. A evidenziarlo è Giovanni Rezza, epidemiologo dell'Istituto superiore di sanità, che nota come i nove morti ufficiali registrati in Italia finora indichino una «mortalità per fortuna molto bassa - dice ad Apcom - più bassa di quella finora prospettata».

Sette volte inferiore alle attese - Il tasso di letalità della nuova influenza era atteso intorno al 4 per mille (quattro vittime ogni mille contagiati), ma a fronte di circa 15mila casi di contagio accertati dall'Istituto superiore di sanità in tutta Italia, i decessi sono fortunatamente solo nove e non una sessantina come ci si attendeva. Ciò significa che ad oggi la nuova influenza ha un tasso di mortalità inferiore di quasi sette volte rispetto al previsto.

«E' un dato confortante» che indica come l'Italia si sia «mossa in tempo per affrontare la pandemia», afferma ad Apcom Walter Ricciardi, direttore dell'Istituto di igiene dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. «Sapevamo che questa influenza aveva un tasso di letalità inferiore rispetto a quella stagionale che è intorno al 7 per mille».

«Questa influenza - prosegue Ricciardi - contrariamente alla stagionale che ha la caratteristica di manifestarsi nel pianeta con un andamento epidemico, ovvero con un passaggio temporale da uno stato all'altro, si manifesta contemporaneamente in tutto il globo. Milioni di persone sono coinvolte nello stesso tempo. Si sperava in una letalità bassa e per l'Italia ora è così. Noi ci siamo mossi in tempo. E credo che sia ancora giusta una vaccinazione di tipo pandemico». «L'esperienza dell'Australia e dell'India ci dice che si sono verificati un gran numero di casi, una bassa mortalità e un basso impatto sui servizi. Soprattutto in Australia - osserva l'esperto della Cattolica - la risposta è stata buona».

Rimane il rischio mutazione del virus. «L'auspicio è che il virus non muti - aggiunge Ricciardi -, ma non credo che una eventuale mutazione possa attendersi per questo inverno, dove esiste, invece, il rischio di una sovrapposizione del virus con quello della normale influenza».