29 marzo 2024
Aggiornato 10:30
L'annuncio

Scuole antisismiche: la Regione si farà carico delle spese per la continuità didattica

Durante i lavori di adeguamento delle strutture scolastiche, Riccardi e Pizzimenti assicurano che saranno trovate le risorse per dare sostegno agli enti locali

UDINE - La Regione sosterrà i Comuni per dare continuità ai servizi scolastici nel corso della realizzazione di opere di sicurezza antisismica su scuole di proprietà pubblica. È questo l'obiettivo di una norma a cui stanno lavorando congiuntamente il vicegovernatore con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, e l'assessore alle Infrastrutture e territorio, Graziano Pizzimenti. «L'obiettivo della norma che porteremo nel prossimo assestamento di bilancio è quello di consentire ai Comuni che devono affrontare opere di adeguamento sismico di edifici scolastici, ma anche case di riposo, di poter coprire con fondi regionali le spese necessarie a garantire la continuità dei servizi nel corso dei lavori» spiegano Riccardi e Pizzimenti.

La norma si rende necessaria per far fronte a tutti quei casi in cui le opere di adeguamento antisismico obbligano alla chiusura temporanea dell'edificio e al contestuale trasferimento degli utenti (studenti o persone anziane accolte nelle case di riposo) in un altro plesso. «È evidente che è compito di un sindaco svolgere tutti gli adempimenti per la sicurezza degli edifici di proprietà comunale, richiesti dalla normativa nazionale. Ma al momento i contributi pubblici per far fronte alle spese di adeguamento non comprendono gli oneri necessari a dare continuità al servizio e ciò potrebbe ostacolare il ricorso a soluzioni alternative, di fatto disincentivando l'avvio delle opere» affermano ancora Riccardi e Pizzimenti.

Il caso è stato sollevato da un Comune montano che ha ottenuto fondi pubblici per l'adeguamento sismico della scuola primaria con demolizione e ricostruzione ex novo della scuola; un intervento che obbliga il Comune a cercare soluzioni alternative per garantire agli studenti, in via provvisoria, di svolgere le lezioni in altro edificio. «Faremo il possibile per consentire che almeno i fondi regionali possano essere in parte indirizzati alla copertura delle spese necessarie a dare continuità al servizio» è l'auspicio dei due assessori.