20 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Udine

Scritta contro gli infoibati: lo sdegno di Fontanini e Serracchiani

Il sindaco vuole trovare i responsabile del gesto. La deputata del Partito Democratico parla di «sintomi preoccupanti»

UDINE - Sdegno delle istituzioni per l'ennesimo atto vandalico nell'area verde 'Martiri delle Foibe'. A prendere le distanze da quanto accaduto sono stati il sindaco di Udine, Pietro Fontanini, e la deputata Debora Serracchiani. 

Le parole del sindaco

«Credo non ci siano parole per definire l’ignobile scritta fatta al parco Martiri delle Foibe. Da subito inizierà un’azione per individuare i responsabili di questi gesti di fanatismo estremo e per trovare soluzioni affinché non si ripetano». Lo dichiara il sindaco Pietro Fontanini. «Fare una scritta che offende innocenti ammazzati dalla furia dei comunisti jugoslavi, famiglie distrutte e giovani donne violentate fino a perdere la vita è un gesto vigliacco e criminale che deve essere perseguito e punito con la massima attenzione e severità», conclude il primo cittadino.

Serracchiani: Sintomo di degrado

«Il ripetersi di atti vandalici contro i monumenti in memoria dell'Esodo e delle Foibe sono un bruttissimo sintomo di degrado per la nostra comunità, un fenomeno che purtroppo si ripete in molte parti del Paese e che dobbiamo riuscire a fermare, prima che la violenza contro le cose degeneri. Questi sono sintomi preoccupanti». Lo afferma la deputata del Pd Debora Serracchiani, commentando i nuovi atti vandalismo al Parco dei Martiri delle Foibe di Udine. «Questi comportamenti aggressivi e distruttivi verso i simboli di storie, memorie e popoli, come è accaduto in Alsazia al cimitero ebraico, sono particolarmente pericolosi perché - aggiunge - innescano una spirale di paura e intolleranza».