18 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Codess Fvg

Udine, Pradamano e Pozzuolo, comunità ‘Amiche delle demenze’

Presentato il 5 dicembre il progetto ‘La comunità per il sostegno alla fragilità, al declino cognitivo e al lavoro di cura’, promosso da Codess Fvg in partnership con l’Asuiud e Uti del Friuli Centrale e sostenuto dalla Fondazione Friuli

UDINE – Con oltre un milione di malati in Italia, una prevalenza dell’8% fra gli over 65 e del 20% fra gli ultraottantenni, le demenze costituiscono un’emergenza sanitaria destinata ad aggravarsi ulteriormente con il crescere dell’età media (dati ISS).

DEMENZA - Emergenza che ricade in gran parte su familiari e caregiver (circa 3 milioni nel nostro paese) i quali, scontando l’integrazione ancora debole fra i servizi e la mancanza di una rete di comunità, finiscono per sostenere un impegno gravoso sotto ogni punto di vista, emotivo, fisico, economico. È in questa cornice che si colloca il progetto ‘La comunità per il sostegno alla fragilità, al declino cognitivo e al lavoro di cura’, promosso da Codess FVG Cooperativa Sociale Onlus, in collaborazione con l’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine e il Servizio Sociale dei Comuni dell’UTI del Friuli Centrale e sostenuto dalla Fondazione Friuli nell’ambito del ‘Bando Welfare 2018’. Il progetto è stato presentato oggi presso la Fondazione Friuli da Giuseppe Morandini, presidente della Fondazione Friuli, Luigi Canciani, Direttore del Distretto sanitario di Udine, Stefania Pascut, Responsabile del progetto ‘Città sane’ dell’OMS per il Comune di Udine, e da Giulia Bigot, vicepresidente di Codess FVG e Donatella Basso, psicoterapeuta conduttrice dei gruppi ABC.

IL PROGETTO - Sviluppandosi da dicembre 2018 nei comuni di Udine, Pradamano e Pozzuolo del Friuli, il progetto propone due tipologie di intervento. Da una parte, l’organizzazione di gruppi di auto-mutuo-aiuto per familiari e caregiver, per alleviarne l’isolamento e i carichi di cura e fornire strumenti utili per assistere i propri cari. Dall’altra, un calendario di incontri dedicati ai cittadini per gettare le basi su cui costruire comunità ‘amiche delle demenze’, capaci di accogliere le persone con queste patologie, permettendo loro di partecipare ancora alla vita sociale e di frequentare, in sicurezza, i luoghi pubblici.

I GRUPPI DI AUTO-AIUTO PER I FAMILIARI - Nei comuni coinvolti verranno attivati 4 gruppi ABC di sostegno alle famiglie, perché possano valorizzare le loro risorse e condividerle con altre famiglie. Guidati da uno psicoterapeuta specializzato, i gruppi accoglieranno ognuno un massimo di 15 partecipanti e si incontreranno ogni 15 giorni per un totale di 12 incontri. Gli incontri sono basati sull’Approccio Capacitante® e sul metodo dei Dodici Passi, e hanno lo scopo di aiutare i partecipanti a uscire dal tunnel dell’impotenza e diventare curanti esperti nell’uso della parola, favorendo la felicità possibile: quella di chi cura e quella di chi è curato.

LE COMUNITÀ AMICHE DELLE DEMENZE - Prendendo spunto dalle Dementia Friendly Community promosse in Gran Bretagna dalla Alzheimer’s Society e da esperienze già realizzate in Italia come quella di Abbiategrasso (Milano), il progetto vuole anche sensibilizzare e informare la cittadinanza sulle malattie dementigene. Oltre a una serata di presentazione aperta al pubblico, nei vari comuni saranno organizzati incontri dedicati ai diversi attori sociali (commercianti, banche, uffici pubblici, associazioni, scuole, parrocchie...), nell’ottica di creare reti su cui progettare una comunità che accolga e sostenga le persone con demenza. Prime date: Pozzuolo del Friuli, 11 dicembre alle 16 (Biblioteca Civica); Pradamano, 12 dicembre alle 16 (Sala Polifunzionale).