Presidi fissi per la sicurezza tra viale Ungheria e Borgo Stazione
Per il candidato di 'Prima Udine, l'intervento di personale militare potrebbe garantire un aumento del pattugliamento nelle zone più sguarnite
UDINE - "E’ singolare che, nel momento in cui gli elettori manifestano con il voto la propria preoccupazione per la sicurezza e l’ordine pubblico, si continui a sottovalutare la gravità del fenomeno in tutte le aree adiacenti alla stazione: non c’è solo il problema di via Roma e di tutto il Quartiere delle magnolie, ma anche quello di un’area più estesa che va da viale Ungheria a viale Leopardi che provoca un grave pregiudizio per la civile convivenza e per cittadini e commercianti che vedono scemare a vista d’occhio il valore delle proprie abitazioni e delle proprie attività economiche». Sono le parole di Enrico Bertossi, candidato sindaco di Udine per la lista 'Prima Udine'.
«Di fronte a questa situazione - prosegue nel suo ragionamento Bertossi - il Prefetto Zappalorto non può dare risposte evasive appellandosi alla mancanza di personale. Immagino che, a fronte di una vera e propria emergenza che ha subito e sta subendo la nostra città, si potesse per tempo richiedere un aumento di organico delle forze dell’ordine. Inoltre, in questa situazione di eccessiva pressione sul personale di Polizia e Carabinieri, ribadisco come sia giunta l’ora di pensare a un aiuto nel presidio del territorio da parte di personale militare che potrebbe garantire un aumento della presenza fissa e un pattugliamento nelle zone più sguarnite. Non si tratta di militarizzare la città, ma semplicemente di far fronte a una insufficienza dell’organico delle forze dell’ordine che non deve essere un vantaggio per chi vuole delinquere nella nostra città».
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