24 aprile 2024
Aggiornato 16:30
La polemica

Cna all'attacco: «L'edizione 2017 di Friuli Doc è stata la 'Caporetto' dell'artigianato»

Per il presidente Nello Coppeto, «bisogna tornare alla formula originale, in cui si mostravano i mestieri». Secondo la categoria si è perso il messaggio delle prime edizioni per dare spazio al consumismo da sagra

UDINE - «E’ la Caporetto dell’artigianato. Friuli Doc ha tradito il suo messaggio originario, quello di mostrare il sapere fare dei friulani, i mestieri ai giovani, la nostra arte manuale». Così commenta l’edizione 2017 della kermesse udinese il presidente della Cna Fvg, Nello Coppeto, deluso della piega presa dalla manifestazione negli ultimi anni. 

«Va bene divertirsi, mangiare e bere - evidenzia - ma dove sono finiti quei bellissimi stand con gli artigiani che esibivano la loro maestria (senza scopo di lucro, visto che non si vendeva nulla, ai tempi), invogliando i giovani a intraprendere il nostro mestiere, attraendo i bambini?». Troppo pochi, secondo Coppeto, quei rari stand posizionati in zone periferiche, poco visibili alla massa che predilige le 'vie del cibo'. 

La Cna invita dunque di tornare al vero Friuli Doc, a quella formula che coniugava la goliardia di una festa «alla proposta di valori tutti friulani, come il nostro impagabile artigianato regionale». Cna auspica anche un incontro tra associazioni di categoria per valutare alternative e proporle all’amministrazione comunale per l’edizione 2018.