28 marzo 2024
Aggiornato 10:30
oltre un milione e 200 mila euro

Interventi sul fiume Natissa decisivi per il territorio di Aquileia

Sistemazione dei corpi idrici: l' intervento, con il ripristino della sponda destra del fiume Natissa, completerà la sistemazione delle sponde del fiume, dalla foce all'abitato dell'antica città romana, e ne migliorerà nel contempo la navigabilità

AQUILEIA - Un altro passo avanti per la sistemazione dei corpi idrici dei corsi d'acqua del Friuli Venezia Giulia sta per essere compiuto, con il ripristino della sponda destra del fiume Natissa, in Comune di Aquileia. Intervento, che completerà la sistemazione delle sponde del fiume, dalla foce all'abitato dell'antica città romana, e ne migliorerà nel contempo la navigabilità. Che, come hanno detto gli assessori regionali all'Ambiente, Sara Vito, e alle Risorse agricole e forestali, Cristiano Shaurli, alla consegna dei lavori nella sala consiliare del Comune di Aquileia, è il risultato di una politica sinergica, avviata dalla Giunta regionale con l'obiettivo di attuare una concreta opera di prevenzione. E si inserisce nel disegno complessivo di migliorare le condizioni irrigue dell'area rivierasca.

I lavori, che potranno partire già dai prossimi giorni, come hanno specificato, i tecnici del Consorzio di bonifica Pianura friulana, presente la presidente Rosanna Clocchiatti, dopo l'introduzione del sindaco di Aqulieia, Gabriele Spanghero, prevedono il ripristino dei corpi arginali e golenali. Comporteranno una spesa complessiva di oltre un milione e 200 mila euro, e fanno parte del programma di interventi di realizzazione, adeguamento e sistemazione degli argini dei fiumi, della laguna e a mare, a difesa del territorio della Bassa friulana. Programma, che prevede una spesa complessiva di 10 milioni di euro, da Terzo di Aquileia a Fossalon.

«L'intervento di Aquileia - come ha spiegato l'assessore Vito - mira a risolvere criticità esistenti da tempo, e si propone di mettere in sicurezza il rilevato arginale destro del Natissa, analogamente a quanto è già stato fatto di recente per quello sinistro, al fine di garantire dagli allagamenti l'abitato, e le attività che insistono nell'area, ma anche per ottimizzare il paesaggio urbano, e renderlo consono al valore storico e culturale della città di origini romane».

Per tutto questo, sarà ricostruita la banchina golenale, a partire dalla foce del Natissa, fino ad Aquileia. E saranno
effettuati interventi localizzati di ripristino del rilevato arginale, nei tratti nei quali è già stato intaccato da fenomeni
corrosivi. Per l'esecuzione dei lavori saranno scelti metodi rispettosi dell'ambiente naturale e dell'habitat circostante.
Verrà infatti realizzata un'arginatura palificata sulla sponda, mentre il ripascimento sarà curato utilizzando materiale
prelevato direttamente dal fondo del fiume. Nei tratti del Natissa dove non si è verificata l'erosione, sarà posizionata
esclusivamente arginatura palificata.

L'assessore Vito, ha poi ricordato che, sempre nell'aquileiese, con una spesa di 1 milione e 500 mila euro è stato previsto il ripristino dell'idrovora di Viola, per evitare gli allagamenti nella zona di Fossalon e del Boscat.

«Si tratta dunque - ha concluso Vito - di interventi su diversi versanti delle criticità idrauliche del territorio, che sono
possibili grazie alla strategia privilegiata dalla Giunta regionale, volta a porre la prevenzione al centro della politica
ambientale, e che ha portato l'Amministrazione a quintuplicare nelle poste di bilancio le risorse messe a disposizione ogni anno»
.

L'intervento sul Natissa, ha poi precisato l'assessore Shaurli -«agirà in una delle aree rurali più significative del Friuli
Venezia Giulia, anche con l'obiettivo di contribuire a migliorare nel tempo le condizioni di fruibilità del territorio, che
potranno essere ottimizzate con la realizzazione delle strutture irrigue che oggi mancano»
.
«Strutture - ha aggiunto l'assessore alle Risorse agricole e forestali, Shaurli - che rientreranno in un progetto complessivo, oggi reso possibile anche dalla creazione di un unico Consorzio di bonifica per l'intera pianura friulana; consorzio, che probabilmente è ora l'organismo più importante, per competenza territoriale, d'Italia».
«Ciò - ha aggiunto l'assessore - facilita la programmazione, la definizione delle competenze a vantaggio dei cittadini e degli agricoltori, e consente di ottenere con maggiori probabilità finanziamenti dallo Stato per opere e lavori che sono attesi da lungo tempo».
«Proprio per questo - ha concluso Shaurli - la Regione, negli ultimi tre anni ha inteso stanziare a bilancio oltre 11 milioni di euro l'anno per i consorzi, affinché essi possano programmare per tempo i lavori necessari, assicurando l'opportuna priorità nei rispettivi territori di competenza».