19 aprile 2024
Aggiornato 23:00
Commercio estero

Confronto imprese-governo su export e Cina, Bini: «Al centro del dibattito il porto di Trieste»

Un vero e proprio «think tank», lo ha definito lo stesso Bini, che ha ribadito l'importanza di un metodo di lavoro basato sulla condivisione delle problematiche e delle idee

TRIESTE - Il potenziamento dell'export verso le economie più espansive e le potenzialità di sviluppo legate al rapporto con la Cina, con un particolare focus sulle prospettive di crescita del porto di Trieste quale terminale strategico del progetto infrastrutturale della Via della seta. Questi i principali temi emersi a Trieste nel corso di un incontro operativo, organizzato dall'assessore regionale del Friuli Venezia Giulia alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, il quale ha messo a confronto le massime rappresentanze del mondo produttivo regionale con il sottosegretario allo Sviluppo economico Michele Geraci. Tra i presenti, oltre ai vertici locali di Confindustria e delle due Camere di commercio regionali, anche i rappresentanti di Friulia, Finest, Informest e Confartigianato.

Think Tank

Un vero e proprio «think tank», lo ha definito lo stesso Bini, che ha ribadito l'importanza di un metodo di lavoro basato sulla condivisione delle problematiche e delle idee. Da qui la partecipazione al confronto delle associazioni di categoria e di alcune delle principali imprese della regione.

Porto di Trieste

«Uno degli argomenti centrali - ha detto l'assessore - è stato quello del porto di Trieste, che rappresenta lo scalo marittimo di tutto il Friuli Venezia Giulia, assieme a Monfalcone e gli spazi retroportuali di Cervignano e Pordenone. Su questo sistema, unitamente ai punti franchi, si sta concentrando l'interesse di diversi importanti player internazionali».

Export delle Pmi

Un altro tema affrontato è stato quello dell'export delle Pmi, che in Fvg viaggia a ritmi annuali del più 12 per cento. «Quando si parla di internalizzazione delle imprese - ha sottolineato Bini - si parla del futuro della nostra economia, ovvero di aziende che possono esportare idee e brand importanti e di qualità. E il tavolo di oggi serve proprio per aiutare le nostre imprese a crescere». All'atto pratico il sottosegretario Geraci, in considerazione della visita in Italia del presidente cinese Xi Jinping prevista per il mese di marzo, ha invitato le imprese del territorio a segnalare le disponibilità a collaborare con aziende cinesi e a partnership su investimenti produttivi di Pechino in Africa, al fine di trovar posto nel dossier che sarà oggetto dell'accordo bilaterale.

Le imprese hanno bisogno di sostegno

«Fondamentale per il governo è aiutare le nostre aziende a esportare - ha detto Geraci -, perché le piccole imprese hanno bisogno di un sostegno e di essere aggregate per penetrare i mercati internazionali». A tal riguardo il sottosegretario ha ricordato i programmi in atto, che vedono il Ministero finanziare iniziative promozionali mirate, come delle innovative fiere del made in Italy in paesi economicamente trainanti come il Giappone, l'India e la Cina.

Veloci a decidere

A margine dell'incontro, Geraci ha rimarcato come il porto di Trieste abbia l'opportunità di diventare il terminale più importante in Europa della Via della seta, in quanto punto di accesso a tutti mercati europei. «Dobbiamo però essere veloci a decidere - ha concluso Geraci - perché gli investitori hanno bisogno di certezze».