5 ottobre 2024
Aggiornato 07:30
TRIESTE

Personale: siglato il contratto del comparto unico Fvg

Il provvedimento coinvolge circa 13 mila dipendenti e prevede aumenti compresi fra i 60 e gli 80 euro mensili

TRIESTE - È stato siglato a Trieste, alla presenza del governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e dell'assessore regionale alla Funzione pubblica, Sebastiano Callari, il contratto collettivo di comparto unico del personale non dirigente per il triennio 2016-18, recentemente approvato dalla Corte dei Conti, che coinvolge circa 13 mila dipendenti e prevede aumenti compresi fra i 60 e gli 80 euro mensili.

VALORIZZARE IL PERSONALE INTERNO - «Il personale è la vera plusvalenza per le amministrazioni pubbliche - ha commentato Fedriga, ringraziando Callari e la direzione regionale Funziona pubblica per l'ottimo lavoro svolto - ed è per questo che, con l'obiettivo primario di garantire il giusto riconoscimento a chi lavora, in fase di assestamento di bilancio siamo riusciti a reperire quelle risorse che non erano state originariamente previste». "Pensiamo infatti - ha aggiunto il governatore - a valorizzare le professionalità interne al Comparto sotto ogni punto di vista, certamente quello economico, che è fondamentale, ma anche riconoscendo le capacità e utilizzandole adeguatamente». "Abbiamo affrontato le problematiche legate a questo contratto - ha spiegato Callari - con totale senso di responsabilità, andando a colmare con 3 milioni di euro, reperiti nelle pieghe del bilancio, quel gap negli aumenti (0,27%) necessario per parificare gli stipendi di Regione ed Enti locali».

MANCAVANO LE RISORSE NECESSARIE - «Ci siamo trovati di fronte a una mancata previsione finanziaria da parte della giunta precedente - ha aggiunto l'assessore - e, a norma, avremmo potuto riaprire la contrattazione. Invece, per venire incontro alle esigenze delle amministrazioni del territorio, già pesantemente penalizzate nella passata legislatura, e a quelle più che comprensibili del personale, la giunta Fedriga ha identificato una soluzione straordinaria condivisa dalla Corte dei Conti che, in precedenza, aveva obiettato rispetto a un contratto privo delle coperture economiche richieste». «Se il Comparto unico deve esistere - ha concluso Callari - la parificazione di trattamento è un traguardo che andava raggiunto. Ci siamo riusciti - ha concluso Callari - e continueremo su questa strada anche in futuro».