Scuola: a Monfalcone servono classi-ponte
Il sindaco Anna Maria Cisint al ministro dell'Istruzione Bussetti: «Bisogna limitare le ricadute negative sulla didattica con l'arrivo di alunni stranieri»
MONFALCONE - "Chiederò al ministro dell'Istruzione Marco Bussetti l'istituzione di classi-ponte a Monfalcone, per limitare i disagi dei continui arrivi di alunni stranieri nel corso dell'anno scolastico». Lo ha detto il sindaco di Monfalcone, Annamaria Cisint, che giovedì - ha annunciato - incontrerà il titolare del dicastero di viale di Trastevere.
"La nostra istanza - ha precisato - riguarda sia le scuole primarie, sia le secondarie di primo grado. Abbiamo un massiccio ricambio di bambini e ragazzi che arrivano o partono tra dicembre e febbraio. Una situazione che genera ricadute negative sulla didattica". Con le classi-ponte, ha proseguito, "dove poter aiutare i nuovi arrivati a mettersi al passo coi compagni, non ci saranno ripercussioni su chi sta già frequentando con costanza e profitto, primi fra tutti gli alunni italiani".
Il sindaco di Monfalcone ha anche fatto sapere che ribadirà al ministro l'esigenza di abbassare il tetto di alunni non italiani nelle classi: "In una città come la nostra, in cui ci sono il 22% di stranieri residenti - ha ricordato Cisint - dobbiamo tendere ad abbassare progressivamente la soglia, passando dall'attuale 46% di alcuni plessi fino almeno al 40%, per poi proseguire con il trend negli anni seguenti".
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