5 maggio 2024
Aggiornato 17:30
Trieste

Adozione nazionale e internazionale: un nuovo protocollo per accompagnare le coppie

Il testo avrà come linee guida le cinque fasi del procedimento adottivo. Per garantire la cooperazione tra i soggetti firmatari, la Regione attiverà un tavolo di coordinamento che si incontrerà periodocamente

TRIESTE - La Regione sottoscriverà con le Aziende per l'assistenza sanitaria, il Tribunale per i minorenni, l'Ufficio scolastico del Friuli Venezia Giulia e tutti gli enti autorizzati per le adozioni internazionali un protocollo che ha l'obiettivo di implementare la cultura di accoglienza e solidarietà in materia di adozione e di prevedere un sistema integrato di servizi a sostegno delle coppie nel loro percorso adottivo. Il protocollo, il cui schema è stato approvato oggi dalla Giunta regionale, si pone in continuità con il precedente documento sottoscritto sempre sulla stessa materia, ma che riguardava esclusivamente l'adozione internazionale.

TESTO CONDIVISO DA TUTTI - Il testo, predisposto a cura di un tavolo di lavoro coordinato dalla direzione regionale Salute a cui hanno partecipato il presidente del Tribunale per i minorenni, un referente dell'Ufficio scolastico Fvg, rappresentanti dei Consultori familiari delle Aziende per l'assistenza sanitaria e referenti degli enti autorizzati presenti in Regione con sede operativa attiva (Fondazione Senza frontiere; Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini; I Fiori semplici; International adoption; La Maloca - Centro Adozioni internazionali; Lo Scoiattolo) è stato condiviso da tutti i partecipanti. Per garantirne la cooperazione tra soggetti firmatari, la Regione attiverà dopo la sigla del protocollo un tavolo di coordinamento che si incontrerà periodicamente.

FASI DELL'ITER ADOTTIVO - Nelle linee guida si affrontano tutte le fasi del procedimento adottivo suddiviso in cinque parti: la prima riguarda il momento di informazione e formazione e la seconda si compone dell'avvio dell'iter con la presentazione della domanda di adozione al Tribunale per i minorenni. La terza fase prevede il conferimento dell'incarico all'ente autorizzato e il tempo dell'attesa in vista dell'abbinamento per l'adozione internazionale. Nel tempo di attesa, sia per l'adozione nazionale che per l'internazionale, la coppia necessita di un adeguato accompagnamento e sostegno.

ADOZIONE INTERNAZIONALE - Relativamente all'adozione internazionale la coppia ha piena autonomia di scelta circa l'ente cui conferire mandato e il tempo di attesa cambia in base alla situazione sociale e politica del Paese scelto, al numero di coppie già in lista di attesa, alle disposizioni contenute nel decreto di idoneità del Tribunale per i minorenni e alla disponibilità espressa dalla coppia al momento della proposta di abbinamento.

ADOZIONE NAZIONALE - Per quanto attiene invece all'adozione nazionale, il tempo d'attesa dipende dal numero di bambini adottabili in relazione al numero di domande presentate.

QUARTA E QUINTA FASE - La quarta fase riguarda il momento dell'incontro della coppia con il minore e segna il passaggio dalla fase preadottiva a quella dell'origine di una nuova famiglia e rappresenta quindi un momento altrettanto significativo del percorso. Infine, la quinta e ultima fase riguarda il post adozione, che ha inizio a conclusione dell'anno preadottivo per l'adozione nazionale e per l'internazionale dal momento del rilascio dell'autorizzazione all'ingresso del minore in territorio italiano.

PRESENZA ANCHE DOPO L'ADIOZIONE - L'esperienza di condivisione quotidiana che inizia con l'incontro del minore con la famiglia adottiva (per l'adozione internazionale avviene già all'estero) continua a necessitare, soprattutto nei primi anni, di un accompagnamento da parte dei soggetti pubblici e privati firmatari del protocollo.