24 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Coordinato dal Cbm

Progetto Iort: un innovativo dispositivo per la radioterapia intraoperatoria dei tumori

Sarà presentato il 28 febbraio, alle 17, a Trieste in un convegno all’Hotel Savoia Excelsior Palace

TRIESTE - Creare un innovativo filtro schermante per radioprotezione che migliori la terapia dei tumori effettuata nell’immediata fase post operatoria, quando il paziente è ancora sotto i ferri, con emissione di fasci di elettroni ad alta energia indirizzati sui tessuti malati residui. A questo obiettivo ha lavorato un team composto da Università di Trento, R3Place srl e Logic srl, grazie a un progetto Por Fesr i cui risultati saranno presentati domani pomeriggio a Trieste in un convegno aperto al pubblico Hotel Savoia Excelsior Palace, in Riva del Mandracchio 4. L’evento è coordinato dal Cbm – Consorzio per il Centro di Biomedicina Molecolare del Friuli Venezia Giulia.

INTRA OPERATIVE RADIATION THERAPY - La tecnologia Iort - Intra Operative Radiation Therapy - trova impiego in abbinamento alle tradizionali tecniche chirurgiche e il suo utilizzo implica la necessità di schermare e proteggere gli organi sensibili sottostanti mediante filtri da impiantare per tutta la durata del trattamento. La Iort prevede l’impiego di nuovi materiali, adottando anche la stampa 3D, per la realizzazione di filtri resistenti, simmetrici e facilmente impiantabili. La tecnologia Iort, rispetto alla tradizionale radioterapia, presenta indiscutibili vantaggi in termini di economicità, trasportabilità, riduzione dei tempi di irraggiamento e minori dosi di radiazioni, risultando così meno invasiva.

UNA LAMINA PER RADIOPROTEZIONE DI CONCEZIONE INNOVATIVA - Il team del progetto «Filtri Iort innovativi tramite l'impiego di polieterchetoni (Peek) e tecnologie di produzione avanzate – Iort» ha messo a punto una lamina per radioprotezione di concezione innovativa prodotta per sintesi additiva di resina termoplastica biocompatibile e materiale schermante metallico, con l’impiego tecniche di stampa 3d. La conclusione della sperimentazione prevede, grazie alla partecipazione dell’Università di Trento, una serie di verifiche per l’analisi di rischio prima dell’impiego clinico del nuovo dispositivo.

UN CONFRONTO TRA CITTADINI, ASSOCIAZIONI E IMPRESE - L’evento del 28 febbraio è un momento di confronto tra cittadini, associazioni di volontariato e imprese, sul tema della ricerca, dell’innovazione e dello sviluppo tecnologico nel trattamento e cura delle malattie oncologiche. Prendendo spunto dalla presentazione dei risultati e delle funzionalità della tecnologia innovativa sviluppata nel corso del progetto, saranno illustrare le future potenzialità della ricerca scientifica.

LO STUDIO - Come dimostrato da uno studio condotto dal Cro di Aviano e finanziato dall’Airc, entro il 2020 il tasso di sopravvivenza dei pazienti oncologici sarà aumentato del 37% rispetto al 2010, grazie anche all’attività di ricerca e allo sviluppo tecnologico. In particolare l’evento è finalizzato a far comprendere ai cittadini, agli imprenditori e ai diversi portatori d’interesse il ruolo della ricerca scientifica e della tecnologia nel miglioramento delle terapie, dell’aspettativa e della qualità della vita dei malati oncologici. Oltre ai rappresentanti delle imprese promotrici del progetto Iort – Logic s.r.l. e R3place s.r.l. – parteciperanno all’evento la dottoressa Segatti, in rappresentanza della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la prof. Chies, Presidente del Consorzio per il Centro di Biomedicina Molecolare del Friuli Venezia Giulia, il dott. Perelli-Rocco e il prof. Mustacchi, rispettivamente Presidente e Vice Presidente del Comitato Friuli Venezia Giulia dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro – Airc.

www.iort.it