GRADO - Ha testimoniato mercoledì 24 gennaio, nella seconda udienza dibattimentale sui maltrattamenti sull’Isola della Schiusa, la cuoca della Scuola d’infanzia Monsignor Silvano Fain «Era evidente il clima di terrore e disagio». Paola Russo, una delle cuoche della scuola, è uno dei testi del Pubblico ministero: è tra i dipendenti dell’asilo che avevano fatto segnalazione alla Procura di Gorizia. Tali segnalazioni erano state confermate due giorni dopo dalla denuncia di una mamma ai Carabinieri di Grado. Così erano partite tre settimane di intercettazioni. L’imputata è Gilda Brandolise. Tra gli episodi contestati, umiliazioni e bambini costretti a mangiare con la forza.
In udienza la conferma delle dichiarazioni rilasciate
Nell’esame testimoniale, la donna ha confermato quanto già dichiarato ai Carabinieri: anche se li vedeva solo in mensa, era evidente il clima di terrore in cui si trovavano gli alunni della maestra Brandolise. Si notava chiaramente la differenza con i bambini di altre sezioni. Russo ha poi ripercorso alcuni episodi, in particolare quello che ha dato il via all’esposto: una bambina immobilizzata e costretta a mangiare con la forza.
Tre parti offese, di cui due gemelli, sono difese dall’avvocato Giulio Canobbio, penalista del Foro di Genova e membro del Comitato scientifico de 'La Via dei Colori' (associazione punto di riferimento in Italia per minori e minoranze vittime di maltrattamenti in strutture scolastiche e assistenziali).
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