29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
La consegna ufficiale

L’Ex Magazzino Vini ristrutturato per Eataly e consegnato al Comune

Il 10 gennaio il presidente della Fondazione CRT Massimo Paniccia ha incontrato il sindaco Dipiazza e l’architetto Casamonti, responsabile della ristrutturazione dell’edificio. Sarà inaugurato il 17, come nuova sede della grande catena enogastronomica

TRIESTE - Il 10 gennaio 2017 l’Ex Magazzino Vini  ha aperto le porte in occasione di una cerimonia simbolica: la consegna dell’edificio al Comune da parte di Massimo Paniccia, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste. Una struttura dalla storia travagliata, che nel 2005 era stata acquistata dalla CRT con l’idea di farne un polo congessuale, poi il progetto è stato rivisto con l’idea di destinarlo a un’attività commerciale. L’edificio è rimasto fatiscente e inutilizzato per decenni e ora, grazie a un finanziamento di circa 25 milioni di euro (di cui due dedicati soltanto agli scavi) erogato dalla fondazione stessa, sarà la nuova filiale di Eataly, catena commerciale simbolo dell’eccellenza enogastronomica italiana nel mondo. L’attività inizierà ufficialmente con una grande inaugurazione (più volte rimandata nel corso dell’anno, ma ora definitiva) il 17 gennaio.

Il progetto
Il progetto, firmato dall’architetto Marco Casamonti dello studio Archea Associati, ha previsto interventi radicali e creativi: l’originario muro perimetrale ottocentesco è stato smontato in diversi segmenti e poi riassemblato, la struttura interna vede soluzioni di grande effetto come un ‘fossato’ di ispirazione medievale pieno di acqua dolce e fondale con pietrisco, e una ‘piazza’ interna che si affaccia su una parete fatta interamente di vetro, per consentire una stupefacente vista sul golfo. Particolarmente innovativa la vetrata continua, formata da un unico blocco.
«Forse si tratta di una delle lastre più grandi del mondo – dichiara Casamonti – e nonostante la trasparenza fornisce un isolamento termico perfetto oltre ad essere testata contro i grandi venti, che qui non mancano. Anche l’impiantistica è assolutamente all’avanguardia – continua l’architetto - la dispersione di calore è minima, come i consumi per la climatizzazione, con centrali che utilizzano direttamente l’acqua del mare. Per quella che è di fatto un’ opera di restituzione alla città, questa committenza illuminata ci ha permesso di realizzare le più avanzate tecnologie, rispettando tutte le normative europee, per un edificio del tutto ecosostenibile».
Sono quattro i livelli, di cui due interrati: il -2 in particolare sarà adibito a un parcheggio di 50 posti (probabilmente gratuito per la prima ora), gli altri tre per gli spazi commerciali e un ristorante che servirà le specialità del marchio internazionale.

La consegna del sigillo
Durante la cerimonia Paniccia ha ricevuto dal sindaco Dipiazza il sigillo trecentesco di Trieste, per aver riqualificato un’importante area delle rive e permesso di portare nella città un grande attrattore economico come Eataly, che ha già creato 100 nuovi posti di lavoro.
Così il sindaco si rivolge al presidente: «A ricordo di questa bellissima giornata, grazie a te e a tutte le persone che hanno lavorato per realizzare quest'opera, che diventa un'attrazione importante per la città e per un sempre più vasto raggio di visitatori e turisti provenienti da Austria, Slovenia, Croazia e Italia settentrionale».
Il «crest» ufficiale del Comune di Trieste è stato conferito anche al segretario generale della Fondazione Paolo Santangelo e all'architetto Marco Casamonti.