2 maggio 2024
Aggiornato 18:30
Il vertice in Regione

Vertenza Siap, Bolzonello: «Il sito resti aperto»

Il vicepresidente e l'assessore Panariti hanno incontrato sindaco, presidente della Provincia e parti sociali per discutere del destino dell'azienda del gruppo Carraro

GORIZIA -  Salvaguardare sia l'occupazione che il sito produttivo di Gorizia. Questo l'obiettivo della Regione sulla vertenza aperta con la Siap, del Gruppo Carraro, che ha manifestato l'intenzione di chiudere lo stabilimento di Gorizia (70 addetti). La posizione è stata ribadita dal vicepresidente Sergio Bolzonello e dall'assessore al Lavoro, Loredana Panariti, in un incontro che si è svolto oggi a Trieste con le parti sociali e con le istituzioni. Oltre ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali, sia confederali che di categoria, e dei lavoratori della Siap, alla riunione hanno partecipato il sindaco di Gorizia, Ettore Romoli, e il presidente della Provincia, Enrico Gherghetta, che era affiancato dall'assessore al Lavoro, Ilaria Cecot.

Bolzonello: «Sito rimanga aperto»
«Il sito - ha ribadito Bolzonello - deve rimanere aperto. Gorizia e il Friuli Venezia Giulia non possono permettersi di perdere un altro pezzo del settore manifatturiero, non possono assistere al depauperamento del patrimonio industriale». Secondo il vicepresidente, non è dunque percorribile l'ipotesi avanzata dall'azienda, di porre cioè in cassa integrazione tutti gli addetti in vista di un loro ricollocamento parte nello stabilimento che la Siap ha in Friuli Venezia Giulia a Maniago (Pn), parte in un altro sito in Veneto.

«Capire intenzioni Carraro»
«Salvaguardare sia l'occupazione che sito produttivo di Gorizia - ha confermato Panariti - è quello che è emerso dalla riunione di oggi. La presenza del Gruppo Siap-Carraro in Friuli Venezia Giulia va affrontata globalmente, e quindi ci devono essere delle prospettive anche per le lavoratrici e per i lavoratori di Gorizia». Anche per Bolzonello, la presenza del Gruppo Carraro in regione va affrontata nel suo complesso. «Occorre aprire un tavolo - ha osservato il vicepresidente - che ponga al centro un progetto industriale per mantenere occupati e produzione a Gorizia. Diventa fondamentale capire - ha aggiunto Bolzonello - se il Gruppo Carraro intende avviare una trattativa per la cessione del ramo d'azienda o se resta fermo sulla strada della dismissione. Crediamo che ci siano tutte le condizioni perché si possa percorrere la prima ipotesi. Come Regione metteremo in campo tutti gli strumenti di politiche attive, ci porremo assieme a Friulia come interlocutori perché questo succeda».

Romoli: «Regione intervenga seriamente»
Il sindaco Romoli, dal canto suo, ha ribadito quanto espresso ieri in Consiglio comunale: «Mi aspetto dalla Regione lo stesso impegno profuso nell'ambito della vertenza Electrolux - ha detto il primo cittadino - anche perché la Regione stessa, attraverso Friulia, detiene l'8 per cento delle quote di Carraro». Romoli ha poi chiesto a Bolzonello di chiarire i contorni della proposta di salvataggio avanzata da Vescovini: «Ben vengano eventuali offerte, ma non possiamo prescindere dalla salvaguardia totale dei posti di lavoro. E, in questa situazione, quando ancora non tutto pare perduto, sembra quantomeno anomalo che già ci siano sul tavolo proposte alternative»