31 maggio 2023
Aggiornato 06:00
Cinema

Oscar, l'Italia punta su «Il traditore» di Bellocchio e Favino

L'annuncio delle nomination è previsto per il 13 gennaio 2020, mentre la cerimonia di consegna degli Oscar si terrà a Los Angeles domenica 9 febbraio 2020

ROMA - L'Italia candida «Il Traditore» di Marco Bellocchio alla corsa verso gli Oscar. La Commissione di Selezione per il film italiano da designare alla 92ma edizione degli Academy Awards, istituita dall'Anica lo scorso giugno su incarico dell'«Academy of Motion Picture Arts and Sciences», riunita davanti a un notaio e composta da Roberto Andò, Laura Bispuri, Stefano Della Casa, Daniel Frigo, Gianni Quaranta, Mario Turetta, Alessandro Usai, Anne-Sophie Vanhollebeke Alessandra Vitali, ha votato «Il Traditore» quale film che rappresenterà l'Italia nella categoria «International Feature Film Award». L'annuncio delle nomination è previsto per il 13 gennaio 2020, mentre la cerimonia di consegna degli Oscar si terrà a Los Angeles domenica 9 febbraio 2020.

Bellocchio: «Onore e responsabilità rappresentare l'Italia»

«Sono contento di questa candidatura e devo ringraziare la commissione che l'ha decisa. Gli altri film erano altrettanto degni, ma è andata così. È una possibilità, una chiave per entrare nella grande gara. Non mi faccio illusioni, ma farò tutto il possibile per aiutare 'Il traditore' in questo lungo cammino. Pur da vecchio anarchico pacifista e non violento, sento come un onore e una responsabilità rappresentare l'Italia in questa sfida». Così il regista Marco Bellocchio ha commentato la candidatura dell'Italia del suo film nella corsa verso gli Oscar.

Opera di grande forza narrativa

E Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema, ha aggiunto: «'Il traditore' si conferma come un'opera di grande forza narrativa, capace di affermarsi sulla più ampia scena internazionale, un film che oltre ad aver avuto grandi critiche e ottimi incassi è stato venduto in oltre 70 paesi e negli Stati Uniti è distribuito dalla Sony. Questo è il primo passo di un percorso lungo e difficile ma sono convinto che il film di Marco Bellocchio ha le gambe, l'originalità e la bellezza per arrivare fino al traguardo finale. Un grazie alla Commissione che lo ha scelto tra gli altri film molto competitivi, e l'augurio di buon viaggio a Marco Bellocchio con il quale abbiamo condiviso molte sfide, allo straordinario Pierfrancesco Favino e ai produttori Beppe Caschetto e Simone Gattoni».