24 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Spettacoli

Verdone: «Siamo nell'epoca della trasformazione continua»

L'attore e regista: «Come si aggiorna lo smartphone, ci aggiorniamo noi. Non c'è più il gusto di fare una telefonata a un amico, con calma»

Carlo Verdone, attore e regista romano
Carlo Verdone, attore e regista romano Foto: ANSA

ROMA - «Ho scritto cinque soggetti, dobbiamo essere d'accordo anche con il produttore. Cerchiamo di andare di comune accordo, lo capisco anche. Il momento per il cinema italiano è talmente difficile che bisogna stare molto attenti, i risultati di questo inizio di stagione per il cinema italiano sono stati terribili. Se devi sbagliare, devi farlo con la coscienza di averci messo tutta l'anima, tutto il cuore». Carlo Verdone parla su Rai Radio2 nel corso del format «I Lunatici», condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta ogni notte dall'1.30 alle 6.00 del mattino.

INCURSIONE TV - «Nel cinema italiano è cambiato tutto, ma non voglio essere nostalgico. Certo che dispiace, perché senza la sala cinematografica si perde molta poesia. Sta cambiando la fruizione del prodotto, io lavorerò ancora un pochino, non è che posso lavorare in eterno, però probabilmente farò una incursione con una serie televisiva. Almeno una la dovrò fare. Me lo chiede il produttore e mi rendo conto anche io che con i tempi che corrono bisogna mettersi in gioco anche con cose del genere. Il mondo cambia, bisogna adeguarsi».

TRASFORMAZIONE CONTINUA - Il presente, dice Verdone, corre troppo velocemente: «Il presente corre moltissimo. Siamo nell'epoca della trasformazione continua. Come si aggiorna lo smartphone, ci aggiorniamo noi. Non c'è più il gusto di fare una telefonata a un amico, con calma. Perché non c'è più il telefono fisso e col cellulare non è vero che le comunicazioni siano più belle. Mi rendo conto di sembrare un vecchio nel parlare così, però è un peccato, perché oggi si risolve tutto con un whatsapp, ma non è la stessa cosa».

CALCIO - «Rimpiango un po' lo stadio, quei derby di un tempo, quando andare all'Olimpico non era pericoloso. Oggi è tutto molto estremo, violento. Questo mi dispiace. Vedo il calcio inglese e mi rifaccio gli occhi. Nei giorni scorsi ho visto il Manchester United di Mourinho, mi è piaciuto moltissimo. Avevo scommesso sul risultato esatto e l'ho preso. Ogni tanto mi capita».