20 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Mangiare fuori

Pesci e crostacei freschissimi al Ristorante Hanbury di Ventimiglia

Nel centro della cittadina di frontiera si cela un piccolo ma ottimo ristorante dove provare dei gustosi piatti di cucina marinara

VENTIMIGLIA - La famosa località di frontiera ha avuto un glorioso passato gastronomico, ma quasi mai grazie ai locali del centro cittadino, bensì per merito di ristoranti collocati verso l'estremo confine con la Francia, dove insegne come il Baia Beniamin e i Balzi Rossi hanno segnato il passato recente di tutta la Liguria e non solo. In centro poco da segnalare, se è vero che anche la Guida Michelin si ferma ad una singola segnalazione di un locale sul lungomare, per altro di buona qualità, e di estrema classicità, il Marco Polo.

HANBURY -  Porta il nome del filantropo inglese che fondò i famosi giardini botanici il ristorante di Pasquale di Nuzzi, che vediamo qui mentre mostra orgoglioso e sicuro un piccolo campionario di ciò che gli ha portato oggi il suo pescatore di fiducia, e ha ragione di farlo, perché è questo che la sua vecchia o nuova clientela cerca da lui, giusto a due passi dalla stazione ferroviaria di Ventimiglia.

RISTORATORE E NON CHEF - Anfitrione e ammaliatore, simpatico e sorridente, nonostante i logoranti dodici anni dedicati a questo piccolo e delizioso locale, sul dentro e fuori tra saletta e dehors, sul dentro e fuori anche di diversi chef alternatisi qui, tra clienti italiani e francesi di fascia medio alta, quelli che non si accontentano del mordi e fuggi del panino frontaliero in occasione dei mercati settimanali, quelli che invece vogliono pesce freschissimo, e di piccola pesca, dettaglio che fa la differenza.

PROFUMO DI MARE - Lo senti al naso, lo senti in bocca; i pesci e i crostacei, non appena abbandonano la Costa cedono tanta poesia e se strascicati e stressati una notte intera potrebbero metter in scena una tragedia. Di poesie e fatti di vita meno entusiasmanti vive anche il patron, e li sa anche raccontare, intrattenendo i clienti, tra un sorriso amaro e una risata spontanea, coadiuvato in sala da Lorena Filiberto, presenza femminile di rilievo.

STEFANO TERENZI - In cucina finalmente è arrivato un bravo cuoco, che dimostra di avere le idee chiare; si chiama Stefano Terenzi, e ci si augura rimanga a lungo, soprattutto per confortare gli inguaribili malati di classicismo con la sua mano sicura; ma senza annoiarli, sollecitati dal qualche «touche» che li sorprenda, senza stupirli, come si evidenzia in questi piatti assai invitanti.