Golden Globe 2015, anche Clooney (con Amal) è Charlie
Sul palco per ricevere il premio alla carriera, l'attore ha espresso tutta la sua vicinanza alla Francia che ha sfilato a favore della libertà. E ha regalato attimi di grande emozione quando ha parlato del suo amore per la sua neomoglie
LOS ANGELES - Anche George è Charlie. Alla cerimonia per i Golden Globe 2015, Clooney è salito sul palco per ricevere il premio Cecil B. DeMille alla carriera e ha voluto esprimere tutta la sua solidarietà alla Francia e ai 2 milioni di manifestanti che hanno invaso le strade di Parigi per dire sì alla libertà. «Milioni di persone hanno marciato non solo a Parigi, ma in tutto il mondo, ed erano non cristiani, ebrei, musulmani e leader di tutto il mondo. E non hanno marciato per protestare, ma a sostegno dell'idea che non avremo paura. Je suis Charlie». Poche ma intense parole, che hanno subito fatto il giro del mondo, e della Rete.
LA DICHIARAZIONE D'AMORE AD AMAL - Al suo primo red carpet ufficiale accompagnato dalla moglie, la bellissima Amal Alamuddin in abito nero e elegantissimi guanti bianchi, l'attore si è lasciato andare a una confessione intima: «Oggi è un giorno straordinario – ha detto –. Ho avuto un anno straordinario e non mi riferisco alle straordinarie critiche ricevute per 'The Monuments Men' (il suo ultimo film, ndr). È una cosa straordinaria quando si trova qualcuno da amare e ancora meglio quando sei stato in attesa tutta un vita». E l'ex scapolo d'oro più ambito d'America ha chiuso rivolgendosi direttamente a lei: «Amal, qualunque sia l'alchimia che ci ha unito, non potrei essere più orgoglioso di essere tuo marito».
THE MONUMENTS MEN - «The Monuments Men» è un'opera «clooneyana» a tutti gli effetti. George ha fatto tutto: scritto, diretto, prodotto e interpretato. Il film è una libera trasposizione dell'omonimo libro di Robert M. Edsel del 2009 e racconta alcune vicende e personaggi della Seconda Guerra Mondiale, seppur con notevoli cambiamenti. Storia di opere d'arte trafugate dai nazisti e religiosi e esperti d'arte che fanno di tutto per impedirlo. In mezzo una guerra spietata. Un cast stellare, che vede al suo fianco, tra gli altri, Matt Damon, Bill Murray, John Goodman e Cate Blanchett, per una pellicola che ha registrato discreti incassi (è costata 70 milioni di dollari e ne ha guadagnati oltre 155 milioni), ma che è stata duramente stroncata dalla critica, nonostante quanto affermi lo stesso Clooney.