29 marzo 2024
Aggiornato 06:00
Grande successo ieri sera Campovolo

«Italia loves Emilia», emozioni, duetti e solidarietà

Ieri sera a partire dalle 20 i 13 big della canzone si sono esibiti, su una struttura lunga ben 90 metri, per 4 ore. Sembravano tutti divertirsi nell'interpretazione di singoli, duetti e corali, spinti dalla voglia di aiutare e, come ha postato ieri Jovanotti, esprimere la forza di «Potenza costruttiva contro potenza distruttiva»

BOLOGNA - Il primo a salire sul palco di Italia Loves Emilia, il concerto organizzato per raccogliere fondi a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto dell'Emilia, è stato Zucchero con il suo stile inconfondibile. Ieri sera a partire dalle 20 i 13 big della canzone si sono esibiti, su una struttura lunga ben 90 metri, per 4 ore. Sembravano tutti divertirsi nell'interpretazione di singoli, duetti e corali, spinti dalla voglia di aiutare e, come ha postato ieri Jovanotti, esprimere la forza di «Potenza costruttiva contro potenza distruttiva».

Ad esibirsi da solo, a causa del forfait della collega Laura Pausini, soltanto Tiziano Ferro, che ha commentato: «E' stato per una buona notizia», riferendosi alla bimba che la cantante di Faenza aspetta. Ma i fan di Laura hanno seguito le sue esortazioni e hanno partecipato comunque al grande evento, distinguendosi dagli altri per i palloncini rosa che tenevano in mano. Fiorella Mannoia e Giuliano Sangiorgi dei Negramaro hanno poi regalato a tutti un tributo a Lucio Dalla, scomparso pochi mesi fa, raccontando la storia d'amore di «Anna e Marco».

Infine, riuniti tutti insieme sul palco, i 13 big hanno intonato «A muso duro» di Pierangelo Bertoli. Scelta non casuale, perché il testo della canzone esprime perfettamente lo spirito delle popolazioni terremotate: «Affronterò la vita a muso duro, un guerriero senza patria e senza spada, con un piede nel passato, e lo sguardo dritto e aperto nel futuro».

A chiudere il grande concerto il «padrone di casa» Ligabue. «Sono felice per essere riuscito a regalare alle persone colpite dal terremoto una sera di vita normale», ha affermato il cantante di Correggio. Poi, citando una delle sue canzoni, ha lanciato un appello alla speranza: «Non abbiamo scelta. Dobbiamo per forza pensare che il meglio deve ancora venire».

A Campovolo ieri sera erano presenti oltre 150mila persone e altre 50 mila hanno seguito l'evento su «Sky in pay per view», pagando la visione del concerto 10 euro, da aggiungere ai fondi raccolti con la vendita dei biglietti (25 euro ciascuno). Ammonta invece a 30 milioni il numero di quanti hanno ascoltato il concerto in radio, trasmesso a reti unificate.