La Clerici rifiuta Sanremo «voglio provare programmi nuovi»

ROMA - Antonella Clerici non condurrà il prossimo Festival di Sanremo. A smentire le voci che si sono susseguite in questi mesi è stata la stessa presentatrice: «L'anno in cui ho condotto il Festival non avevo altre trasmissioni, ho avuto molto tempo per prepararlo, per trovare delle idee, ora ho già due trasmissioni e vorrei provare programmi nuovi. E' impossibile, non c'è tempo per fare un buon Sanremo» ha detto la Clerici alla presentazione della nuova edizione de La prova del cuoco, che andrà in onda da lunedì alle 12 tutti i giorni su RaiUno. La Clerici, che in questa stagione condurrà anche il programma serale Ti lascio una canzone, a proposito della nuova stagione tv ha detto: «Sono due sfide importanti anche se la concorrenza è agguerrita, ma sono serena«

Quest'anno La prova del cuoco, con nuova scenografia e nuove rubriche, sarà abbinata alla Lotteria Italia, che ogni giorno metterà in palio premi per il valore complessivo di 50mila euro. «E' la prima volta che la Lotteria viene abbinata ad un programma del daytime quotidiano, e questo è il segno che questo programma ha un marchio vincente» ha affermato il direttore di RaiUno Mauro Mazza. La Clerici, che il 6 gennaio condurrà la serata in cui verrà assegnato il premio da 5 milioni di euro, ha sottolineato che questo programma ha «potenziali enormi dal punto di vista commerciale». Cosa confermata dal fatto che la rivista mensile nata dalla trasmissione vende ogni mese 300mila copie.

A proposito della concorrenza dei programmi di cucina, che riempiono ormai i palinsesti tv, la Clerici ha ricordato: «Ora si vede che è un genere che funziona. Io ci ho sempre creduto, perché il cibo è una delle passioni degli italiani, ma all'inizio mi guardavano con scetticismo. Sono contenta di essere stata la pioniera». E sulla concorrenza diretta con Benedetta Parodi, che condurrà il suo programma di ricette su La7, la conduttrice di RaiUno ha concluso: «Lei è brava e farà un ottimo prodotto: mi piace confrontarmi con gente capace».