Valeria Golino regista per l'eutanasia
«Per essere liberi non chiediamo finanziamenti». L'attrice ha appena terminato le riprese del primo film di Ivan Cotroneo
ROMA - Esordirà in inverno alla regia per parlare di eutanasia; è un'icona del cinema italiano ma da piccola sognava di fare la cardiologa. Valeria Golino, ospite della 41 esima edizione del Giffoni Film Festival racconta la sua prima esperienza da regista: «E' tratto dal romanzo Vi perdono di Mauro Covacich, anche se il libro è uscito sotto uno pseudonimo forse per il teme un po' scottante che tratta, l'eutanasia. Lo produrrò con la casa di produzione di cui sono socia con Riccardo Scamarcio e Viola Prestieri. Vogliamo girarlo senza pressioni quindi chiederemo pochi soldi a più enti per essere più liberi possibile. Spero di cominciare a fine autunno».
Golino ha appena terminato le riprese del primo film di Ivan Cotroneo La Kryptonite nella borsa che sarà presentato al festival del Cinema di Roma: «Ivan è un grande amico e professionista ma all'inizio avevo delle perplessità: dovevo interpretare ancora una madre combattuta, un ruolo fatto troppe volte, temevo di non riuscire a diversificarlo, a renderlo speciale un'altra volta. Ma mi sbagliavo decisamente».
«Mi piacerebbe fare la tv» - E, dopo l'intervento di Paolo Bonolis che sempre al Giffoni Film Festival ha dichiarato che al posto dei «palinsesti» oggi c'è la ripetitività dei «palinsisti», anche la Golino interviene al festival in tema di televisione: «Non mi hanno mai chiesto, né mi sono mai proposta per fare tv, ma mi piacerebbe fare delle cose belle. In Italia, purtroppo non se vedono molte, come invece in America. Però siamo tutti responsabili della brutta tv, perchè non proponiamo nulla».
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