29 marzo 2024
Aggiornato 14:00
Festival di Sanremo

Mazza a Luca e Paolo: «Molte le guance da graffiare»

Così il direttore di Raiuno in merito all'esibizione dei comici liguri che replicano: «Mai stati a senso unico, ieri abbiamo preso di mira il sistema»

ROMA - «Quando pensammo a Luca e Paolo sapevamo chi ci saremmo messi in casa. Era prevista l'eresia, la satira, l'irriverenza. Ne hanno dato prova ieri sera e ce ne saranno sicuramente altre di prove di satira graffiante». Così il direttore di Raiuno Mauro Mazza in merito all'esibizione di ieri di Paolo Kessisoglu e Luca Bizzarri che hanno cantato Ti sputtanerò, sulle note di In amore di Gianni Morandi e Barbara Cola, facendo riferimento a Fini e Berlusconi. Da Mazza l'augurio che nelle prossime serate siano anche altri i protagonisti dei loro interventi: «Guance da graffiare ce ne sono molte in giro, ieri sera è toccato a due - ha dichiarato durante 'Sanremo question time su Raiuno - mi auguro che nelle prossime serate tocchi ad altri». E Luca e Paolo precisano: «Sicuramente ci sono molti modi di vedere la realtà, non siamo mai stati a senso unico. E poi ieri abbiamo preso di mira il sistema non Fini e Berlusconi. Non era un'interpretazione comica di un fatto - spiegano - era la parodia di ciò che avviene».

Gianmarco Mazzi e Gianni Morandi non erano presenti al question time perché hanno incontrato Roberto Benigni per stabilire il suo intervento previsto domani nella serata dedicata ai 150 anni dell'unità d'Italia. Ancora polemica sul cachet del premio Oscar che dovrebbe essere di 250mila euro per un intervento di 30 minuti. «Io per abitudine non sono interessato a seguire la trattativa economica, è evidente che il compenso rientra nei parametri di Benigni per una prima serata». Sul fatto che alla trasmissione Vieni via con me di Fazio e Saviano abbia partecipato a titolo gratuito: «La storia di Vieni qui con me è tutta particolare, non fa precedente», precisa Mazza.

Alle critiche sulla presenza all'Ariston di Maelle, figlia di Antonella Clerici, risponde Simona Ercolani, capo degli autori del Festival: «E' cresciuta sul palco e conosce quell'ambiente. Abbiamo fatto tutto nel massimo rispetto della bambina. E poi la sua vita è legata al palco dell'Ariston».