Morandi: Avrei voluto anche Subsonica e Fabri Fibra

ROMA - «Io a Sanremo ci tengo, ha segnato la mia vita fin da quando, bambino a Monghidoro con mio padre e mia sorella andavamo al bar del paese a vederlo in televisione». Così Gianni Morandi che dal 15 al 19 febbraio condurrà il Festival di Sanremo insieme a Belen Rodriguez, Elisabetta Canalis, Luca e Paolo. Alla kermesse Morandi non è legato solo da ricordi personali: «Sanremo è la nostra storia. Scorrendo le canzoni degli anni e dei decenni, Villa, Vasco Rossi, Bocelli, si rivede l'Italia del boom, dei giovani, degli anni di piombo e di quelli del disimpegno, fino a questi anni nostri - spiega il cantante a 'Sette', il magazine del Corriere della sera da giovedì in edicola - che sono anni di crisi».

Riguardo l'edizione che sta per iniziare dice: «Vogliamo pensare che, come una volta, dal Festival partano canzoni destinate a restare nella memoria di tutti, negli anni». E sui big che parteciperanno aggiunge: «Sono andato a casa di cantanti amici che avevano buone canzoni ma che a Sanremo non pensavano proprio: a Milano da Vecchioni, a Catania da Battiato. Li ho convinti». E sugli assenti che gli sarebbe piaciuto avere sul palco dell'Ariston: «Spingendomi anche oltre il mio genere avevo contattato i Subsonica e Fabri Fibra, ero disposto a mettere due numeri in più nella categoria artisti, avevano dei pezzi proprio belli, ma alla fine non siamo arrivati all'accordo».

Sulle due ragazze che lo affiancheranno nella conduzione dice: «Belen è esplosiva, balla, canta e non si risparmia, Elisabetta è più taciturna ma si capisce bene che avrà anche lei una grande parte». E infine gli ospiti: «Abbiamo deciso di non moltiplicare il numero degli ospiti, uno a serata credo sia sufficiente, e vogliamo che abbiano un legame con l'Italia», conclude Morandi che sull'eventuale partecipazione di Robert De Niro, Monica Bellucci e Fiorello aggiunge: «I contratti spesso si chiudono poco prima dell'inizio, ci sono comunque buone probabilità che quei nomi lì ci siano».