Aldo Busi: non ho offeso il Papa
Lettera dello scrittore concorrente dell'Isola dei Famosi a Simona Ventura: «Ho solo denunciato l'omofobia»
ROMA - Dopo la decisione della Rai di escluderlo dall'«Isola dei Famosi» e dalle altre trasmissioni, Aldo Busi torna a parlare attraverso una lettera che Simona Ventura ha letto oggi in diretta durante la trasmissione «Quelli che il calcio e...».
LA LETTERA - «Cara Ventura, scrivo questa lettera sul volo che mi riporta in Italia, sapendo che difficilmente nei prossimi giorni mi sarà data la possibilità di esprimere il mio pensiero di persona, nella Sua trasmissione o in altri programmi della Rai. Vorrei che la leggesse ai Suoi telespettatori. Sono stato bandito ovvero radiato da tutti i programmi della Rai dopo l'ultima puntata dell'Isola dei Famosi, escluso dopo che mi ero auto-escluso: intanto mi chiedo - scrive - come si possa bandire qualcuno la cui ultima presenza in Rai in diretta se ben ricordo risale a circa 10 anni fa. Vengo accusato di 'gravi violazioni delle regole e delle normative contrattuali'. E cos'avrei fatto o detto di così grave?».
«Io so di aver rispettato fino in fondo gli impegni contrattuali che ho sottoscritto. Mi si attribuiscono offese a questo Papa il cui nome, come risulta anche dalla trascrizione del parlato, so di non aver pronunciato. Certo, ho denunciato l'omofobia e ho detto quel che la scienza ha accertato, e che cioè l'omofobia cela una latente omosessualità e una voglia vendicativa verso quanti la vivono liberamente. Quindi - prosegue lo scrittore - se i giornali hanno scritto che ho ingiuriato indirettamente questo Papa, di sicuro è che gli stessi l'hanno ingiuriato direttamente: nessuno deve arrogarsi il diritto di leggere nelle intenzioni, cosa del resto non riconosciuta da alcun tribunale, e io sono per carattere e per dialettica abituato ad aprire e a chiudere da me i miei sillogismi».
Non rinnega le convinzioni di «perfetto anticlericale», ma rispetta «le posizioni diverse dalle mie e i sentimenti dei credenti di ogni fede, fermo restando che, come esiste libertà di culto, in una democrazia si deve riconoscere la libertà di non averne alcuno. Io ho detto ciò che penso da tutta la vita, e che cioè non esiste cittadinanza che non meriti d'essere rispettata e che la persona umana - continua Busi - non si può circoscrivere alla sua sessualità, fermo restando l'assoluto rispetto verso i bambini e le persone non consenzienti».
Ha partecipato all'Isola «per il gusto di mischiare le carte e confondere i pregiudizi». «Sono fiero d'avervi apportato, anche grazie a Lei, Ventura, argomenti e riflessioni che mai vi sarebbero altrimenti entrati. So di non essere piaciuto a tutti, - conclude - ma Le confesso che io mi sono piaciuto molto».