20 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Dopo le polemiche al Festival

Antonella Clerici: il televoto? Cambiare meccanismo

«Credo che l'orchestra e la giuria da sole darebbero un esito più giusto»

ROMA - «Le polemiche sul televoto al Festival? Ha sempre funzionato così: il risultato è stato ribaltato dagli sms dei giovani da casa, all'ultimo momento. Il termometro del successo, però, è dato dalle vendite». Antonella Clerici traccia un bilancio dell'ultima edizione di Sanremo da lei condotta, partendo proprio dal televoto: «Bisogna cambiare il meccanismo: orchestra e giuria da sole darebbero un risultato più giusto, credo».

«Le proteste segno di vitalità» - E sulla protesta degli orchestrali, che hanno strappato gli spartiti all'annuncio dei finalisti, dice: «È stato uno straordinario momento di verità. Certo, i radical chic saranno inorriditi. Ma io sono una del popolo. Con la fantasia non avrei potuto immaginare un finale migliore, vivo e partecipato. La protesta - ha dichiarato dalle pagine del settimanale «Chi», in edicola domani - è segno di grande vitalità».

Le raccomandazioni - Poi, a proposito del compagno Eddy Martens e delle accuse di averlo più volte raccomandato come autore dei suoi programmi, spiega: «In una tv dove tutti raccomandano tutti, far lavorare uno bravo non si può perché è il padre di mia figlia? Se un uomo di spettacolo segnala una ragazza valida nessuno si scompone, se invece lo fa una donna che lavora in tv da 25 anni, è uno scandalo. Per questo - conclude - Eddy è venuto a Sanremo a titolo privato. Mi ha aiutato lo stesso. E mi ha spinto a ringiovanire il Festival: ha idee ed è molto determinato. Gente giovane come lui è necessaria per svecchiare i programmi».