29 marzo 2024
Aggiornato 13:00
Illeggittima la selezione dei concorrenti di «Affari tuoi»

Affari tuoi: problemi di palinsesto per la Sentenza del Consiglio di Stato

Il Codacons invita il Ministro dello Sviluppo ad un urgente incontro

L’importante sentenza del Consiglio di Stato, in merito al ricorso presentato dal Codacons contro Rai ed Endemol relativo alla trasmissione tv «Affari tuoi», ha creato non pochi problemi di palinsesto alla televisone pubblica.

Il 4 agosto la IV sez. del CdS ha stabilito come la scelta dei concorrenti che partecipano al gioco dei pacchi non sia stata totalmente trasparente, non avvenendo sulla base di criteri comunicati prima e uguali per tutti. Si legge a tal proposito nella sentenza:

 «il requisito normativo «scriminante» della presenza, nel luogo ove si svolge la manifestazione, degli spettatori interessati al gioco, si pone in contraddizione con la circostanza che i giocatori, quand’anche individuati in una rosa da ridurre ulteriormente, siano preventivamente selezionati, mediante operazioni equivalenti ad un »casting» affidate a società in rapporto contrattuale con la RAI, perché tale elemento elude l’evidente scopo della disciplina in questione, che è volta a prevenire abusi eventualmente connessi a collegamenti esterni con la sede delle trasmissioni. La scelta preventiva dei giocatori, - che intervengono proprio in tale veste nella trasmissione, divenendo spettatori solo in base a una ulteriore selezione, facente parte del gioco stesso, che li rende tali «a posteriori»-, non può quindi avvenire in base a criteri non preventivamente resi noti al pubblico e non coerenti sostanzialmente con la parità di accesso e l’imparzialità dell’organizzazione del gioco, quanto meno rispetto agli spettatori presenti.

Il meccanismo in concreto adottato per la trasmissione in discorso, infatti, può vanificare l’effettiva salvaguardia della non arbitrarietà e mancata trasparenza nella scelta dei potenziali beneficiari dei premi che la norma appresta, potendo condurre ad una distorsione nella causalità ed imparzialità nell’assegnazione dei premi […]
Si tratta cioè di un meccanismo che potrebbe armonizzarsi con la previsione eccettuativa in parola solo se gli spettatori fossero selezionati in base a criteri preventivi ed obiettivamente verificabili, pubblicamente divulgati e razionalmente giustificabili in relazione alla «par condicio» degli aspiranti ed al concreto contenuto della trasmissione, e se, poi, i giocatori fossero ulteriormente individuati tra gli spettatori presenti in sala in base a criteri aventi omogenee caratteristiche (ad esempio sorteggio di una rosa di concorrenti da ridurre in base al meccanismo del gioco).

«In conseguenza di tale sentenza e in relazione alla necessità di darle esecuzione – spiega il Codacons -  abbiamo proposto alla Rai e al Ministro Claudio Scajola un incontro urgente.
Stabilire le corrette modalità del gioco – prosegue l’associazione – dovrebbe essere prioritario interesse sia della Rai che del Ministero dello sviluppo economico, a cui compete la vigilanza sulle manifestazioni a premio. Questo incontro, inoltre, eviterebbe la necessità di ricorrere nuovamente a interventi giudiziari».