Emergenza abitativa a Torino, sentenza storica cambia le regole dell'assegnazione delle case
Secondo il Consiglio di Stato il Comune deve riconoscere la casa popolare anche a chi ha avuto i sussidi di disoccupazione. E Marrone (FdI) lancia una class action per 10mila torinesi
TORINO - Il Tar e il Consiglio di Stato parlano chiaro: i sussidi comunali alla locazione che la giunta Fassino elargisce non possono essere considerati un'alternativa alla concessione della casa popolare, ma anzi stanno alla base del diritto ad avere la casa popolare, con i tempi di urgenza dell'emergenza abitativa, perché vanno considerati contributi pubblici di assistenza contro la povertà.
Casa anche a chi ha avuto i sussidi
Una presa di posizione netta quella del Consiglio di Stato contro Palazzo Civico, che obbliga a cambiare le regole dell'assegnazione delle case popolari. Finora la Commissione Emergenza Abitativa del Comune di Torino aveva ammesso solo gli sfrattati economicamente assistiti dai servizi sociali, ora invece i giudici amministrativi ricomprendono anche tutti quelli che hanno avuto lo sfratto nonostante i contributi del Comune all'affitto: un bacino potenziale di 10mila famiglie torinesi.
Tutto è cominciato dal sig. Vincenzo
Si dice molto soddisfatto Maurizio Marrone, Capogruppo di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale in Comune, assieme a Augusta Montaruli, Dirigente Nazionale FDI-AN, che hanno ottenuto questa importante vittoria sul fronte dell'emergenza abitativa a partire dal caso di Vincenzo Monteleone. «Vincenzo - spiega Marrone - è uscito vittorioso contro il Comune di Torino dopo due dinieghi della Commissione Emergenza Abitativa e una battaglia vittoriosa al Tar e al Consiglio di Stato, che oggi ha obbligato il Comune ad assegnargli la casa popolare ordinando l'efficacia della sentenza contro la sospensiva chiesta in via cautelare dall'Avvocatura comunale». «Da un anno sono costretto a vivere accampato in una pensioncina - spiega Vincenzo - solo perché l'Amministrazione comunale non voleva ammettere di avere torto, oltre alle spese legali citerò il Comune anche per danni. Li porterò anche alla Corte dei Conti per i soldi pubblici sprecati, non mi fermo qui».
Marrone: «La soluzione è l'autorecupero»
«Abbiamo combattuto al suo fianco in questi anni con le battaglie di Soccorso Tricolore, siamo felici che proprio con il suo caso il Consiglio di Stato abbia affondato le politiche abitative spot della giunta Fassino, fatte di contributi irrisori elargiti qua e là, affermando una volta per tutte quanto ripetiamo da anni, ovvero che servono soluzioni strutturali come nuove case popolari ottenute ad esempio con l'autorecupero».
Class action per 10mila torinesi
Marrone parla di una class action subito per almeno 10mila torinesi in condizioni simili. «Offriremo assistenza legale alle migliaia di sfrattati torinesi rifiutati dall'emergenza abitativa trovandosi nelle stesse condizioni di Monteleone, promuovendo una class action contro il Comune di Torino per affermare il loro diritto alla casa popolare» annunciano Marrone e Montaruli.