A San Salvario la raccolta «porta a porta» non funziona, alcune vie invase dai rifiuti
In molti si sono lamentati della situazione, denunciando anche che gli addetti alla raccolta portano via solo ciò che c’è all’interno dei bidoni, ignorando tutti gli altri che, nei giorni, si sono accumulati
TORINO - La raccolta dei rifiuti «porta a porta» dovrebbe aumentare la pulizia della città e far sì che si riesca a fare maggiormente la differenziata. A Torino nel corso degli anni sono aumentate le zone in cui i residenti hanno appositi bidonino nei cortili, o in strada con i lucchetti in alternativa. Una degli ultimi quartieri è San Salvario, ma qui pare che la novità proprio non funzioni. Prova ne sono le fotografie apparse negli ultimi giorni sui social network, in cui viene mostrata una situazione con bidoni stracolmi e rifiuti vari gettati sopra di questi o a terra.
In molti si sono lamentati, denunciando che gli addetti alla raccolta portano via solo ciò che c’è all’interno dei bidoni, ignorando tutti gli altri che, nei giorni, si sono accumulati.
In particolare la situazione appare critica tra corso Marconi, corso Bramante e via Nizza. E la cosa strana è che nella stessa Circoscrizione c’è un’altra zona, Nizza Millefonti, dove la raccolta differenziata «porta a porta» funziona da una decina di anni. «A mio parere occorre uno sforzo congiunto», dice il vicepresidente di Circoscrizione Massimiliano Miano, «da una parte i residenti sul rispetto e sul senso civico e dall'altra Amiat con un servizio di raccolta aggiuntivo fino a quando la sperimentazione non diventi definitiva. Possiamo farcela».
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