Tragedia Thyssen, Appendino: «Le famiglie hanno diritto ad avere giustizia»
Ha preso parte alla manifestazione di commemorazione che si è svolta questa mattina al Cimitero Monumentale di Torino, la prima cittadina Chiara Appendino, vicina ai familiari delle vittime durante tutto il corteo fino alle tombe dei sette operai che persero la vita dieci anni fa alla ThyssenKrupp
TORINO - Sono passati dieci anni da quella tragica notte, tra il 5 e il 6 dicembre del 2007, in cui persero la vita Antonio Schiavone, Giuseppe Demasi, Angelo Laurino, Roberto Scola, Rosario Rodinò, Rocco Marzo, Bruno Santino. Questa mattina al Cimitero Monumentale di Torino si è svolta, alla presenza del Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, sindaco di Torino all'epoca dei fatti, la cerimonia di commemorazione dei sette operai che persero la vita alla ThyssenKrupp di corso Regina Margherita. Ha preso parte alla manifestazione anche la prima cittadina Chiara Appendino, vicina ai familiari delle vittime durante il corteo che ha attraversato il Cimitero Monumentale di Torino fino alle tombe dei sette uomini.
LAVORO - Per volere dei familiari delle vittime la canzone di Laura Pausini "Invece no" è risuonata tra i vicoli del cimitero, accompagnata dalle lacrime dei presenti. In seguito a una preghiera in ricordo dei sette che quella notte persero la vita, ha preso la parola Appendino sottolineado come, a distanza di tanti anni, il dolore non si sia affievolito e il tema della sicurezza sul lavoro sia quanto mai attuale. Non sono poi mancati, negli interventi dei familiari delle vittime, i riferimenti agli "assassini tedeschi" e ai meccanismi della giustizia che, a dieci anni di distanza dai fatti, non hanno ancora messo la parola fine a questa triste vicenda.
MONUMENTO - Palpabile il dolore di chi resta mentre racconta, con la voce rotta, i fatti di quella notte e i giorni successivi in ospedale «E' dura vedere i bambini crescere senza un padre» racconta la madre di Roberto Scola, che rivede tutti i giorni nel nipotino gli occhi del figlio che ha perso prematuramente. A conclusione della cerimonia si sono alzati in volo sette palloncini bianchi, con sopra scritti i nomi delle vittime della ThyssenKrupp. In loro memoria inoltre verrà edificato un nuovo monumento all'interno del Monumentale, in modo tale da tenere vivo il ricordo di quella notte, che ha ferito nel profondo l'intera città di Torino.
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