4 maggio 2024
Aggiornato 14:30
Cronaca

Bimba non vaccinata al Regina Margherita, confermato il tetano: le sue condizioni

La piccola era stata ricoverata dieci giorni fa circa per un sospetto caso di tetano, ora confermato. Dall'ospedale, il primario del reparto di Rianimazione, parla: «E' necessario che sia tenuta sotto stretto controllo per almeno un mese benché sia cosciente e orientata»

TORINO - Prima era solo un sospetto, ora c’è la certezza: la bimba di sette anni ricoverata d’urgenza al Regina Margherita è stata colpita dal tetano. La diagnosi non lascia spazio a dubbi, ma delle zone d’ombra in questa vicenda rimangono. Ad esempio, come ha contratto il tetano la bimba non vaccinata dai genitori? Sul suo corpo non sono presenti ferite.

LE CONDIZIONI DELLA BIMBA - Intanto, dal Regina Margherita fanno sapere che le condizioni della piccola migliorano lentamente ma progressivamente. La bimba non risulta fuori pericolo, perché il rischio di crisi è stimato in trenta giorni. A renderlo noto ad Ansa è il dottor Giorgio Ivani, primario del reparto di Rianimazione: «Trattandosi di una bambina piccola, che al momento del ricovero presentava sintomi importanti, è quindi necessario che sia tenuta sotto stretto controllo per almeno un mese benché sia cosciente e orientata». Intanto, il reparto ha consentito ai genitori di assistere la figlia giorno e notte: «La rianimazione del Regina Margherita è stata una delle prime in Italia a consentirlo».

POLEMICA VACCINI - Intanto, a una decina di giorni dal ricovero, non si placano le polemiche visto che la bimba non è mai stata vaccinata. «Le vaccinazioni sono un atto di responsabilità verso figli e comunità. L'obbligo deriva dalla necessità di difesa della salute, a partire dai più deboli. Si possono avere opinioni contrastanti su tanti temi, su questo no» ha dichiarato con fermezza l’assessore alla Sanità Antonino Saitta. Intanto, al dipartimento di Igiene e Prevenzione diverse persone si sono presentate in via della Consolata per farsi vaccinare. Roberto Testi, direttore del dipartimento, spiega: «Nel caso specifico del tetano, dopo aver effettuato 3 richiami l'organismo conserva un memoria immunitaria che andrebbe "richiamata" dopo 10 anni».