28 marzo 2024
Aggiornato 22:00
Strade di Torino

La curiosa storia delle Tre Galline di Torino: chi erano e quale problema avevano? 

Cosa si cela dietro il nome delle vie della città? Una piccola stradina adiacente a piazza della Repubblica ha attirato la nostra attenzione. Quale storia si cela dietro «via Tre Galline»?

TORINO -  Torino è una città ricca di storia e, quasi a ogni angolo, può succedere di inciampare in un pezzetto di essa o in un aneddoto che fino al giorno prima si ignorava. E' un po' quello che è capitato poco tempo fa passeggiando per caso vicino a piazza della Repubblica, storica sede del coloratissimo mercato di Porta Palazzo. La prima viuzza a sinistra è intitolata a tre galline e noi, curiosi, ci siamo chiesti cosa volesse dire.

Tre imprenditrici del XVII secolo
Sembrerebbe, stando ad alcuni testi che riportano in vita la storia dell'antica Torino, che le tre galline fossero in realtà che sorelle, proprietarie di un'osteria. Le donne, vissute nel '600 sarebbero state le proprietarie di un locale, all'epoca adiacente alle mura di cinta, vicino a Porta Pusterla. Le tre imprenditrici del XVII secolo avevano, diremmo noi oggi, un problema di marketing: dal momento che molti viandanti erano analfabeti, non erano in grado di leggere il nome della loro osteria. Si è reso perciò necessario dipingere tre galline sul muro, in modo tale che tutti potessero capire dove fosse la loro attività. Da questo semplice stratagemma deriva il nome della stradina lunga solamente 50 metri e larga 7.5, «via Tre Galline».

Via Tre Galline oggi
Oggi le "Tre Galline" non è più un osteria-albergo per viandanti ma, pur essendosi trasformata, ha mantenuto l'antico disegno nell'insegna, ovviamente rifatto nei secoli. Appare curioso anche il fatto che il vecchio locale che ha dato il nome alla via, non si trovi sulla strada stessa, bensì di fronte, in via Bellezia. Ricordiamo però che, a partire dalla seconda metà dell'800, il sistema per individuare case, vie e i quartieri era decisamente diverso da quello attuale. Nell'800 questa viuzza ebbe poi una certa notorietà essendo la sede "ufficiale" della"Borsa dij busiard".