29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Cronaca

Il 42% dei torinesi è indebitato, una "scialuppa" interviene a soccorso dei cittadini

I dati dell'indebitamento cittadino sono allarmanti. Dal 1998 esiste una fondazione ad hoc per combattere il fenomeno dell'usura: La scialuppa CRT onlus

TORINO - Il problema dei debiti in città è pressante e probabilmente non se ne parla a sufficienza. «Dall’inizio della crisi economica nel 2008 a oggi», ha dichiarato Carlotta Tevere, presidente della Commissione Legalità, «il sovraindebitamento delle famiglie torinesi è un problema sempre più grave, anche a causa del gioco d’azzardo patologico e della mancata educazione a un uso più consapevole del denaro e a una corretta gestione del bilancio familiare. È anche una questione culturale: servono interventi preventivi e formativi, a partire dalle scuole». Si pensi che, stando a quanto reso noto dal Comune di Torino, il 42% dei cittadini ha, a oggi, un debito in corso e non tutti riescono a saldarlo.

Il problema dell'indebitamento
Partendo dalla premessa che in Italia le società di recupero crediti hanno incarichi per oltre 60 miliardi di euro e che il giro d’affari dell’usura si aggira intorno agli 82 miliardi di euro all’anno (a fronte di appena 400 denunce), appare chiaro che un problema di fondo c'è e non può essere ignorato. In questo quadro si colloca "La scialuppa" CRT onlus, una fondazione anti usura, che nasce nel 1998 per assistere le persone in temporanea difficoltà, che non hanno accesso al credito «legale», ovvero banche e finanziarie.

Che cos'è La Scialuppa?
«Non siamo un ente di beneficenza», ha spiegato il presidente della Fondazione Ernesto Ramojno, «ma offriamo servizi gratuiti a persone (e società di persone) sovraindebitate in Piemonte e in Valle d’Aosta, per prevenire il fenomeno dell’usura e aiutare le famiglie in difficoltà». La Scialuppa non assiste persone che sono già state vittime di usura, per queste infatti esiste un fondo ad hoc gestito dalla Prefettura. Si pone piuttosto come organo assistenziale per tutti quegli individui che non riescono a far fronte ai debiti. «Interveniamo prestando garanzie per i prestiti bancari», ha proseguito Ramojno, «attraverso banche convenzionate con la nostra fondazione e formando l’intera famiglia del debitore a un uso più responsabile del denaro». Per usufruire dei servizi di La scialuppa è necessario però che ci sia almeno un reddito in famiglia che garantisca la possibilità di onorare le rate dei pagamenti, ridotte grazie alle proposte a saldo e stralcio dei debiti pregressi ottenute dai volontari de La scialuppa. Infine la stessa fondazione garantisce per il debitore, grazie a un patrimonio di 8 milioni di euro (poco più della metà messo a disposizione dalla Fondazione CRT, il rimanente dal Fondo di garanzia del Ministero dell’Economia e delle Finanze).

L'aiuto offerto da La Scialuppa
Dal 1998, anno della sua fondazione, La scialuppa ha fornito gratuitamente assistenza a quasi 13mila famiglie e stanziato 34 milioni di euro a garanzia di circa 2mila finanziamenti bancari a persone a rischio di usura. Nel 2016, in Piemonte e Valle d’Aosta, ha gestito 793 richieste d’aiuto: l’80% provenienti da persone (637) e il 20% da imprese (156). Il 61% delle persone in difficoltà ha tra i 36 e i 55 anni, il 29% oltre i 56 anni, il 10% fino a 35 anni.
Per avere informazioni e accedere ai servizi basta una telefonata alla sede operativa di via Nizza 150 a Torino al numero 011/194.10.104 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30). Sedi decentrate di ascolto si trovano ad Alessandria, Aosta, Asti, Biella, Cuneo, Ivrea, Novara, Verbania e Vercelli.