18 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Cultura

Palazzo Reale, capolavori del Seicento italiano a confronto

Presso la Galleria Sabauda di Torino è possibile ammirare tre opere a confronto sul soggetto della Madonna dei Miracoli: viaggio unico tra scultura e pittura del '600

TORINO - Il terzo appuntamento di "Confronti" non delude le aspettative: la sontuosa Galleria Sabauda di Torino fa da cornice a tre diverse versioni di un unico capolavoro del Seicento: la Madonna dei Miracoli. L'incontro tra le opere si gioca tutto sulla ricostruzione dell'iter artistico dell'eclettico Giovan Battista Crespi, detto Cerano, amico noto presso casa Savoia. All'interno di un'unica ampia sala l'occhio del visitatore può cogliere la continuità tra i tre lavori: una riproduzione della statua marmorea dell'Assunta realizzata da Annibale Fontana presso la chiesa di Santa Chiara a San Celso, una statuetta di terracotta raffigurante la Vergine del Cerano e, infine, una pala di grandi dimensioni ancora del Cerano.

L'eco di Annibale Fontana 
La responsabile della mostra e direttrice della Galleria Sabauda Anna Maria Bava ha delineato, con poche e semplici pennallate, l'affascinante storia che ha portato al confronto-incontro tra le opere esposte. Pare dunque che il Cerano avesse prestato il proprio talento come decoratore presso la chiesa di Santa Maria di San Celso, dove avrebbe avuto modo di ammirare la maestosa statua di marmo che domina sull'altare della chiesa, realizzata dal collega Annibale Fontana. Incantato dalla maestosità di tale capolavoro, l'artista di origine novarese decise di rirpodurla in una stutuetta di terracotta per portarne con sé il ricordo. Tale "scultura-bozzetto" è attualmente di proprietà della Regione Piemonte e si trova generalmente esposta presso la Reggia della Venaria Reale. A distanza di qualche anno infine ritroviamo l'artista a riprodurre la Vergine sulla grande pala che verrà acquistata dal duca Vittorio Amedeo I nel 1632, e posta nell'anticamera del suo appartamento privato, dove oggi sorge la Galleria Sabauda.

Tra pittura e scultura
Non stupiscano a sentire parlare di scultura coloro che sono soliti pensare al Cerano esclusivamente come a un pittore: uno dei punti focali della mostra è infatti la messa in evidenza della poliedricità dell'artista novarese. Il passaggio dalla dalla bozza scultorea in terracotta, che testimonia il telante dell'artista in questo campo, alla magnifica pala raffigurante la Vergine è sbalorditivo. L'ultimo gradino del percorso di Confronti infatti ci riconduce direttamente là dove eravamo partiti, presso la statua di Annibale Fontana. La Madonna dei Miracoli di Santa Maria presso San Celso venerata da San Francescco e dal beato Carlo Borromeo dipinta da Giovan Battista Crespi intende infatti rispodurre in pittura la statua del Fontana. Certo le differenze non mancano, ma la migrazione del soggetto dalla scultura alla pittura, passando attraverso il bozzetto in terracotta, lascia lo spettatore senza parole.