29 aprile 2024
Aggiornato 02:30
La sentenza

Uccise uno spacciatore in via Ormea, condannato a 13 anni

In primo grado la sentenza era stata di 15 anni. I fatti risalgono al 18 maggio 2014, vittima un 24enne senegalese freddato a colpi di pistola

TORINO - Tredici anni di carcere per aver assassinato un pusher a San Salvario. E’ la condanna che la Corte d’assise d’appello ha inflitto ad Avdul Kujtim, il 38enne albanese che fu tra gli autori del brutale omicidio di via Ormea del 18 maggio 2014, nella quale fu ucciso uno spacciatore durante un regolamento di conti tra bande rivali. 

L’agguato in via Ormea
Quella notte, a cadere vittima di un agguato fu Moussa Seck, 24enne senegalese che con la sua attività di spaccio «disturbava» l’esercizio della prostituzione nella zona. Alcune auto lo raggiunsero all’altezza del civico 80 e un uomo scese dal veicolo sparando cinque colpi di pistola che gli risultarono fatali. Tutta la scena venne ripresa dalle telecamere di videosorveglianza.

Dieci anni ai complici 
Dopo l’omicidio Kujtim era fuggito in Albania, per poi venire arrestato l’anno successivo e subire una condanna a 15 anni con sentenza di primo grado. Nel frattempo i suoi cinque complici - tutti albanesi ed arrestati poco tempo dopo i fatti - erano stati condannati in rito abbreviato a 10 anni di carcere. Assolta invece una donna, anch’essa albanese, che era stata accusata di aver nascosto in casa una pistola.