Nuovo anno giudiziario, il presidente della Corte d'Appello: «Riforma della prescrizione»
Il Presidente Arturo Soprano: «Il fatto che la prescrizione debba correre anche nell'ipotesi in cui il processo sia stato avviato ha creato il diffuso fenomeno della presentazione di impugnazioni, in appello e poi in cassazione, pretestuose, strumentali e dilatorie».
TORINO - «C'è bisogno di una riforma della prescrizione». Parole e concetto di Arturo Soprano, presidente della Corte d'appello di Torino, nel giorno di inaugurazione del nuovo anno giudiziario. «L'attuale sistema», ha aggiunto, «caratterizzato dal decorrere della prescrizione pur in costanza del processo, appare fortemente illogico, scoraggia il ricorso ai riti deflattivi, incentiva scelte dilatorie ed accresce a dismisura le impugnazioni».
«Impugnazioni pretestuose, strumentali e dilatatorie»
«Il fatto che la prescrizione debba correre anche nell'ipotesi in cui il processo sia stato avviato ha creato il diffuso fenomeno della presentazione di impugnazioni, in appello e poi in cassazione, pretestuose, strumentali e dilatorie. la decisone del giudice viene impugnata solo per guadagnare tempo» ha proseguito Soprano. «Una riforma a costo zero della prescrizione avrebbe notevoli effetti deflattivi, darebbe nuova linfa a riti alternativi e allo stesso dibattimento» perché sarebbe chiaro a tutti «che il colpevole non potrà più sottrarsi facendo affidamento sul decorso del tempo».
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