12 ottobre 2025
Aggiornato 17:00
La denuncia di Stefania Batzella, M5S

Cucine da incubo, alle Molinette altro che reality

I lavoratori, presto anche in mobilità, sono costretti ad operare in condizioni assurde: il sistema di aspirazione non è sufficiente per far fronte ai fumi in una realtà in cui si preparano circa 5 mila pasti al giorno. E i piatti si lavano a mano

TORINO - Una situazione a dir poco disastrosa. Indecente, incivile. La fotografia scattata questa mattina alle Molinette da Stefania Batzella, Consigliere regionale M5S Piemonte, è di quelle che lasciano senza parole. «Le cucine sono davvero da incubo qui» denuncia la grillina. Tutti lo sanno? Forse. Ma nessuno fa niente.

Senza cappe e i piatti si lavano a mano
«Oggi ho effettuato un sopralluogo presso i locali di ristorazione delle Molinette» racconta, «il cui servizio è gestito da All Food dal 1° novembre scorso. Quasi 5 mila pasti al giorno: Molinette, Regina Margherita e Sant'Anna. I lavoratori sono costretti ad operare in condizioni non certo ottimali. Il sistema di aspirazione non è sufficiente per far fronte ai fumi in una realtà in cui si preparano circa 5 mila pasti al giorno. Inoltre il lavaggio delle stoviglie deve essere effettuato interamente a mano visto il non funzionamento dei macchinari».

Mobilità per 67 dipendenti
La società, ancor prima di subentrare, aveva già chiesto la cassa in deroga, successivamente rifiutata dalla Regione Piemonte per vizio di forma. Ora vorrebbe la mobilità per 67 dipendenti, che in altre parole significa licenziamento, comunicato ufficialmente nella giornata di ieri. Il tutto a causa di una «ipotetica riorganizzazione del servizio, difficile da comprendere visto che allo stesso tempo a molti lavoratori viene chiesto un'ulteriore disponibilità di ore».

«Appalti al massimo ribasso»
Questi, continua Batzella, «sono gli effetti dell'affidamento di appalti al massimo ribasso da parte delle aziende sanitarie. Un sistema malato, le cui conseguenze vengono pagate solo dai pazienti e dai lavoratori. I primi usufruiscono di un servizio scadente, i secondi pagano sulla propria pelle i risparmi effettuati dall'ASL».

Faraonici progetti sul Parco della Salute?
Sindacati e lavoratori di All Food avevano già chiesto un incontro in Consiglio regionale, rifiutato dal Partito Democratico. «La Giunta regionale e l'assessore alla Sanità Saitta devono intervenire al più presto. Basta gare affidate seguendo la pessima logica del massimo ribasso. Saitta aveva più volte promesso un interessamento, ma alle parole non sono ancora seguiti i fatti. Saitta e Chiamparino si riempono la bocca con faraonici progetti sul Parco della Salute ma, ad oggi, non riescono nemmeno a garantire un dignitoso servizio pasti negli ospedali».