20 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Motociclismo

Max Biaggi confessa: «Ho avuto paura di non farcela»

Prima intervista televisiva dopo il terribile incidente del 9 giugno scorso per il campione romano: «Il primario mi disse che con questo tipo di trauma 80 persone su cento non ce la fanno: fu una doccia fredda. Ad oggi posso condurre una vita abbastanza normale, voglio stare vicino alla mia famiglia»

Max Biaggi all'uscita dall'ospedale San Camillo di Roma
Max Biaggi all'uscita dall'ospedale San Camillo di Roma Foto: ANSA

ROMA – Max Biaggi ha parlato per la prima volta in'un intervista televisiva, dopo il terribile incidente subito sulla pista di Latina, il 9 giugno scorso. A Verissimo l'ex pilota romano ha parlato della brutta avventura: «È stata una grande battuta d'arresto. Doveva essere una cosa risolvibile abbastanza velocemente, invece, purtroppo, sono stato operato la prima volta, poi la seconda e nessuno mi dava un chiaro segnale di quale doveva essere il mio percorso. Mi sono sentito un po' smarrito. E poi, proprio adesso, dopo tanti anni, quando praticamente avevo smesso la mia carriera da professionista».

Il grande timore
Poi il Corsaro svela che ha avuto anche paura di non farcela: «Un pochino sì perché quando il primario mi ha detto che in questo tipo di trauma su 100 persone 80 non ce la fanno, non è che mi ha dato una mano, però è stato onesto. Non ero preparato a questo tipo di messaggio, è stato il gelo, una doccia fredda. Non è stata una cosa da ricordare, ma fondamentalmente è stato un momento di svolta». Il momento difficile è stato superato anche grazie alla sua fidanzata Bianca Atzei: «C'era anche nel momento dell'incidente perché era proprio lì. Inoltre, quando stavo in ospedale, i medici non potevano mai dire quello che stava succedendo in forma scientifica, si prendevano sempre un po' di margine. L'unica fonte all'esterno che poteva dire qualcosa era Bianca. Di comune accordo lei comunicava e faceva una specie di diario».

Lento recupero
Oggi racconta di non essersi ancora ripreso al 100%: «Adesso sto meglio – prosegue il sei volte iridato – Avevo perso almeno cinque chili, ero teso e non avevo più forze. Ora ho anche riacquistato un po' l'equilibrio, anche se non è ancora come prima. Posso condurre una vita abbastanza normale. Non posso ancora andare in macchina, perché i sobbalzi, i movimenti laterali e le curve mi danno fastidio. Ma per fortuna posso uscire e camminare. Mi manca ancora la resistenza, mi affatico facilmente. Sono come un bimbo che comincia a camminare, ma sono già a buon punto e rispetto a come stavo prima, ogni giorno è un regalo». Infine spiega come si cambia dopo un'esperienza del genere: «Sei pronto al cambiamento e vorresti fare tante cose che magari non hai mai fatto. Tra queste, mi piacerebbe fare il giro d'Italia in bici e scoprire tutte le cose belle del nostro paese, anche se è una cosa che non ha molto senso, visto che si tratta di fare più di 3000 chilometri. Quello che vorrei fare, sinceramente, è stare molto di più vicino alla mia famiglia e apprezzare le persone che mi hanno sempre voluto bene».

(Fonte: Askanews)