25 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Calcio

Sabato Milan-Chievo: il difficile compito di Montella

Le tribolate vicende societarie non possono non aver coinvolto anche i calciatori, chiamati a battere i veneti per proseguire la rincorsa all’Europa. Al tecnico il difficile ruolo di psicologo

Vincenzo Montella, allenatore del Milan
Vincenzo Montella, allenatore del Milan Foto: ANSA

MILANO - Alzi la mano chi sta pensando a Milan-Chievo di sabato sera. In pochi, non è vero? Ed è comprensibile, perché l’intero ambiente milanista è da tre giorni assorbito completamente dal marasma societario che coinvolge la cessione delle quote di maggioranza alla cordata cinese che, ancora una volta, ha rinviato tutto lasciando il popolo rossonero con un palmo di naso. La squadra di Montella ha continuato ad allenarsi, il tecnico campano ha fatto le sue valutazioni sui calciatori, ponderando le scelte che lo porteranno poi a decidere l’undici da mandare in campo contro il Chievo sabato sera. Ma è impossibile, o comunque altamente improbabile, che l’intero gruppo milanista abbia chiuso totalmente occhi ed orecchie senza leggere un giornale, senza guardare un tg sportivo alla televisione o senza dare una sbirciatina ad internet, magari da uno degli smartphone a cui i calciatori sono attaccati 24 ore al giorno.

Nessuna distrazione

E’ inevitabile che l’ennesimo contrattempo nella vicenda societaria abbia inciso nello spogliatoio rossonero, minandone certezze e progetti, proprio in un momento nel quale ogni errore può essere pagato carissimo nella difficile rincorsa rossonera ad un piazzamento Uefa; ed è proprio Vincenzo Montella, ora, a dover mettere per un attimo da parte il fischietto da allenatore e indossare il camice da psicologo, intuendo turbamenti e pensieri dei suoi calciatori e riportando l’attenzione sul campo, sulle partite, soprattutto su quella più imminente, perché non battere il Chievo sarebbe gravissimo per il Milan, specie considerando che le rivali in classifica (Atalanta, Lazio ed Inter) corrono spedite, soprattutto contro avversari abbordabili, ma non solo. E’ necessario che Montella conferisca fiducia e concentrazione alla sua squadra, isolandola dai guai societari e dalle peripezie dirigenziali, pensando al campo e a riportare i rossoneri in Europa dopo tre anni; a tutto il resto si penserà dopo.