19 aprile 2024
Aggiornato 13:30
L'ultimo dei fenomeni iberici

Non solo Marquez-Lorenzo: la Spagna scopre un altro campione

È Maverick Vinales, il talentino della Suzuki nel mirino di tutte le grandi case per il mercato futuro. Che, dopo il miglior tempo ottenuto nei test di oggi in Qatar, è diventato qualcosa di più di una promessa per questo Mondiale

LOSAIL – Come sono tornate le Michelin è tornata anche la Suzuki. Chissà, forse stimolata dal mito di campionissimi che col binomio franco-giapponese hanno scritto un bel pezzo della storia di questo sport, come Barry Sheene, Marco Lucchinelli, Franco Uncini, Kevin Schwantz, Kenny Roberts Jr (per citare soltanto i campioni del mondo della 500), fatto sta che fin dai test di Valencia 2015 la Suzuki MotoGP è subito andata forte. In questa seconda giornata di test qatarioti anche fortissimo. L'anno scorso c'erano stati i primi lampi, quest'anno c'è la costanza. Suzuki sempre lassù, in alto, anche se magari non prima come stavolta. La differenza è che il più efficace dei due piloti è Maverick Vinales e non Aleix Espargaro, ma qui si tratta del talento più puro tra quelli non ancora affermati e la sua crescita va di pari passo con quella della moto.

Maverick velocissimo ma prudente
Il bello è che ancora in Suzuki non hanno la certezza del cambio seamless nei due sensi (a mettere e a togliere le marce), ma questo non li rende meno competitivi visto che oggi si sono concentrati sul passo gara e poi hanno deciso di fermarsi solo per una sensazione di sfiducia sull'anteriore quando la pista stava diventando fredda e umida. Hanno migliorato un po' tutto: controllo di trazione, elettronica, freno motore. Nell'ultimo giorno proveranno anche il nuovo cambio. È già tempo di sognare per Vinales? «No, è ancora presto – taglia corto lui – I test sono soltanto test. Vedremo come andremo io e la moto in gara, dobbiamo migliorare entrambi e capire come si comporta l'insieme su 17 giri. Ma sono contento e secondo me le Michelin si stanno già comportando bene».

I commenti della squadra
Ovviamente contento è anche il boss Davide Brivio: «Siamo migliorati come velocità di punta, che era il nostro punto debole l'anno scorso: ora siamo vicini a Honda e Yamaha; Ducati, invece, è più rapida come previsto. Il telaio è quello dello scorso anno, ma era uno dei nostri punti di forza, invece son contento del progresso che abbiamo fatto con l'elettronica e il motore. Vinales pure sta migliorando molto, sta maturando ed è più tranquillo essendo là davanti a tutti». Aleix Espargarò è comunque soddisfatto a modo suo: «Sto ritrovando il feeling con la moto, da qui in avanti dovrei riuscire a migliorare con costanza perché davvero sto riprovando sensazioni positive che mi mancavano da molto».