28 agosto 2025
Aggiornato 02:00
Le due anime del Corsaro

Max Biaggi: lo vogliono team manager, ma lui si sente ancora pilota

Il campione romano è sospeso tra la Iodaracing, che porterà in pista le Aprilia in Superbike, che lo corteggia per fare il direttore sportivo, e la sua fame di corse, che lo convincerebbe a provare il campionato Supermoto

ROMA – Max Biaggi torna in Superbike? A dire la verità, sembra non averla mai lasciata davvero, visto che il due volte campione del mondo delle derivate di serie, anche dopo aver ufficialmente appeso il casco al chiodo, si è tolto la soddisfazione di disputare solo l'anno scorso alcune gare come wild card di lusso della sua Aprilia. Un filo rosso che lega il Corsaro al campionato in cui chiuse la sua carriera, e che alcune indiscrezioni ipotizzano possa rinnovarsi anche in questo 2016. Non come pilota, stavolta, ma come team manager: al termine di un lungo tira e molla, infatti, la casa di Noale di cui è testimonial di punta ha deciso di non abbandonare del tutto il Mondiale, ma di restare attraverso il team Iodaracing. Come semplice fornitore, però, visto che l'impegno principale del costruttore sarà in MotoGP. E proprio questo dettaglio potrebbe frenare il coinvolgimento diretto di Biaggi: «È vero, Giampiero Sacchi (proprietario di Ioda, ndr) mi ha chiamato e mi ha fatto piacere sentire un vecchio amico dopo tanto tempo – ha spiegato a GP One – Non è comunque nei miei programmi al momento fare il direttore sportivo. Io rappresento Aprilia, sono una sorta di ambasciatore, e l’azienda non vuole essere coinvolta direttamente in questa operazione».

Telecronista e non solo
Più probabile, invece, che continueremo a vedere (e sentire) Max Biaggi dietro ai microfoni e nelle cabine di commento di Mediaset, sempre durante le gare della Superbike: «Parlando di Sbk, ho un lungo rapporto che mi lega a Mediaset e stiamo definendo ancora qualche dettaglio, non c’è niente di concluso. In questo momento voglio legarmi solo a progetti di qualità». Ma nella manica del campione romano c'è anche un altro asso, che potrebbe permettergli di tornare presto a salire in sella ad una moto da corsa, anche se stavolta non più sui circuiti: «Tra i miei programmi c’è anche la possibilità concreta di correre il campionato italiano Supermoto – prosegue – Vorrei farlo all’insegna del puro divertimento, come una volta. Ora mi sento così, pur essendo più maturo». Alle soglie dei 45 anni, insomma, Max Biaggi non sembra aver perso l'entusiasmo di un ragazzino. E, più che volersi impegnare in un ruolo di gestione di una squadra, pare piuttosto intenzionato a continuare a vestire un casco, anche solo per divertirsi. Meno male che, almeno sulla carta, dovrebbe essere un ex pilota...